C’è proprio il suo passato, la piazza a cui ha legato maggiormente la sua carriera ed pure la sua immagine, fra Luciano Spalletti e la nona vittoria di fila in campionato che lo porterebbe a battere il primato di otto di Sarri. L’allenatore del Napoli affronta con tutta probabilità l’ostacolo più alto di questo inizio stagione, pure perché la Roma ha finora quattro successi su quattro in casa ed ha tutta l’intenzione di riscattare la figuraccia europea di giovedì, spronata con cura da José Mourinho che sa di giocarsi già tantissimo. E Spalletti ieri non ha fatto niente per nasconderlo: “La partita è difficilissima, la Roma è una di quelle 7, in seguito ci sono dei momenti migliori e peggiori, ma hanno una formazione forte ed un tecnico fortissimo. Il 6-1? Io non avrei voluto quella sconfitta in Europa League”, le parole chiarissime in conferenza stampa.
C’è proprio il suo passato, la piazza a cui ha legato maggiormente la sua carriera ed pure la sua immagine, fra Luciano Spalletti e la nona vittoria di fila in campionato che lo porterebbe a battere il primato di otto di Sarri. L’allenatore del Napoli affronta con tutta probabilità l’ostacolo più alto di questo inizio stagione, pure perché la Roma ha finora quattro successi su quattro in casa ed ha tutta l’intenzione di riscattare la figuraccia europea di giovedì, spronata con cura da José Mourinho che sa di giocarsi già tantissimo. E Spalletti ieri non ha fatto niente per nasconderlo: “La partita è difficilissima, la Roma è una di quelle 7, in seguito ci sono dei momenti migliori e peggiori, ma hanno una formazione forte ed un tecnico fortissimo. Il 6-1? Io non avrei voluto quella sconfitta in Europa League”, le parole chiarissime in conferenza stampa.
Il suo passato
Parecchi i riferimenti alle sue due esperienze sulla panchina della Roma. “Roma-Napoli è la mia partita, della mia vita, non sarà mai una gara contro un nemico, ma fra due parti di me. Non c’è nessun passato da sconfiggere per me – continua -, ma una gara importantissima. Sicuramente sarò tutto del Napoli, ma la Roma non sarà mai la mia nemica”. E poco importa se all’Olimpico ci saranno ancora fischi, è ovvio che per il caso Totti nel suo ultimo anno sulla panchina giallorossa, nonostante sia l’ultimo tecnico ad aver portato dei trofei (3) ed il primato di punti (87): “E’ già avvenuto, quei fischi non me li merito, so quanta passione e quanto amore ho dato alla Roma, se me li faranno mi farò consolare dal ricordo degli applausi delle magnifiche gare vinte con un calcio spettacolare e vittorie che hanno fatto la storia della Roma. Totti? Io per lui ho fatto cose che pensavo non avrei fatto per nessuno. Ho amato Roma ed pure lui, rifarei tutto”.
Scelte ed idea di gioco
La Roma ha una grande produzione offensiva (è la squadra che calcia più in porta della Serie A), il Napoli può presentarsi con la miglior difesa ed appena 3 gol subiti, ma i giallorossi possono avere più volti e Luciano Spalletti insiste sulla capacità eventualmente di adattarsi e reagire: “Dovremo essere ‘rimbalzanti’, reattivi in base a ciò che sarà il gioco della Roma perché ha più modi per attaccare, ha il gioco corto ma ha pure Zaniolo con gli strappi o Abraham che attacca gli spazi, per cui dovremo essere feroci nel reagire. Se riusciremo a fare il nostro gioco, allora le trappole saranno di meno. Se decideranno gli altri, avremo più difficoltà. Noi vogliamo pilotare l’incontro, non fare i passeggeri”. E per provare a comandare il gioco, Spalletti si affiderà al consueto 11, risparmiato per gran parte col Legia (solo Di Lorenzo e Koulibaly hanno giocato 90′), col ritorno di Ospina fra i pali, Zielinski da sottopunta e Politano favorito nel consueto ballottaggio con Lozano.
Image:Getty
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