Quattro vittorie consecutive e uno spirito da infinita outsider. I bergamaschi che arriva a Napoli rischia di ingolfare una volta ancora il motore azzurro, ritornato in pista dopo il 4-0 roboante alla Lazio, ma perso sul più bello nel pari di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. I punti di vantaggio sono passati da sette a cinque nel giro di diciassette minuti, con Spalletti che con tutta probabilità si sta mangiando le mani per non avere più tranquillità in ottica del match di questa sera. Perché anche i nerazzurri, o padroni o in balia – difficile arrivare alle vie di mezzo – possono ambire legittimamente al primo posto, per non aggiungere la banalità che saranno fino alla fine in lotta per un piazzamento in Champions.
Quattro vittorie consecutive e uno spirito da infinita outsider. I bergamaschi che arriva a Napoli rischia di ingolfare una volta ancora il motore azzurro, ritornato in pista dopo il 4-0 roboante alla Lazio, ma perso sul più bello nel pari di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. I punti di vantaggio sono passati da sette a cinque nel giro di diciassette minuti, con Spalletti che con tutta probabilità si sta mangiando le mani per non avere più tranquillità in ottica del match di questa sera. Perché anche i nerazzurri, o padroni o in balia – difficile arrivare alle vie di mezzo – possono ambire legittimamente al primo posto, per non aggiungere la banalità che saranno fino alla fine in lotta per un piazzamento in Champions.
L’esame più tosto
Pure perché il Napoli, negli ultimi anni, ha avuto qualche problema con gli orobici di Gasperini. Ha sì vinto a Bergamo con gol di Mertens, qualche tempo fa. Ha battuto pure i nerazzurri al San Paolo, allorchè si chiamava tuttavia in questo modo, dapprima dello scorso campionato. Un 4-1 altisonante che aveva illuso la squadra di Gattuso di potere competere per lo Scudetto, trovando un Osimhen straordinario e decisivo, da strappi. Com’è andata a finire, con l’infortunio del nigeriano, lo sanno tutti. Ma pure in questa gara, l’esame corretto per diventare grandi, l’attaccante d’area sarà assente. Non è l’unico.
Fuori in quattro
Da Anguissa, forse la rivelazione più brillante di questo inizio di stagione – sicuramente lo è per il Napoli – a Fabian Ruiz, infortunatosi contro il Sassuolo. E dopo Insigne, ma in maggior misura Koulibaly: allorchè è uscito lui, pure la luce per la retroguardia azzurra si è spenta, in balia del Sassuolo di Scamacca e Berardi. L’avversario odierno, come attacco, non ha niente da invidiare ai neroverdi, piuttosto. Dunque è un buon modo per diventare grandi pure con gli assenti.
Image:Getty
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