Le ambizioni da primato dichiarate da ogni giocatore, l’intera rosa pienamente coinvolta, l’entusiasmo dei tifosi che riscalda la vigilia della squadra durante la preparazione estiva ed il Maradona che torna a riempirsi nei limiti consentiti. Luciano Spalletti pare aver già raggiunto la sua personale vittoria, ma di certo non vorrebbe avere fermarsi proprio sul più bello. L’allenatore ha rilanciato ai piani altissimi un Napoli altalenante e non sempre organizzato al meglio, ricompattando sin dal ritiro un ambiente spaccato e deluso dalla mancata Champions ed uno spogliatoio che per metà guardava i compagni giocare e per l’altra metà cercava in estate destinazioni migliori. A questo punto ha l’opportunità, ospitando l’Inter a Fuorigrotta, di poter andare pure al di là di ogni più rosea aspettativa e cambiare gli obiettivi in corso d’opera.
Le ambizioni da primato dichiarate da ogni giocatore, l’intera rosa pienamente coinvolta, l’entusiasmo dei tifosi che riscalda la vigilia della squadra durante la preparazione estiva ed il Maradona che torna a riempirsi nei limiti consentiti. Luciano Spalletti pare aver già raggiunto la sua personale vittoria, ma di certo non vorrebbe avere fermarsi proprio sul più bello. L’allenatore ha rilanciato ai piani altissimi un Napoli altalenante e non sempre organizzato al meglio, ricompattando sin dal ritiro un ambiente spaccato e deluso dalla mancata Champions ed uno spogliatoio che per metà guardava i compagni giocare e per l’altra metà cercava in estate destinazioni migliori. A questo punto ha l’opportunità, ospitando l’Inter a Fuorigrotta, di poter andare pure al di là di ogni più rosea aspettativa e cambiare gli obiettivi in corso d’opera.
Portarla sul piano della qualità
Luciano Spalletti non s’è nascosto alla vigilia e ha puntato tutto sulla qualità del palleggio, la caratteristiche migliore della sua squadra, che non è riuscita tuttavia ad imporre all’andata finendo sul binario interista del dinamismo e della fisicità: “Siamo diversi, sarà necessario vedere chi porterà il discorso sulle proprie caratteristiche. Se con l’Inter la metti sulle seconde palle e i contrasti, allora vincono loro – quanto detto da Spalletti – ma se si gioca tecnicamente si arginano le vampate dei loro esterni”. Per l’allenatore non c’è altra strada: “Passa tutto dalla nostra capacità di evidenziare i nostri principali punti di forza, ovvero gestire palla, fare possesso e andare dietro la linea difensiva”.
Giocano tutti i palleggiatori
Spalletti è orientato a confermare Lobotka, in questo modo come Mario Rui a sinistra. Lo slovacco ha fatto talmente bene, diventando il faro della squadra, che Anguissa dovrebbe iniziare dalla panchina. In questo modo come Juan Jesus, nonostante la possibilità generale di un impiego a sinistra (al centro tornerà Koulibaly) per avere più fisicità: Spalletti non rinuncerà al terzino portoghese in una gara che vorrebbe avere ad ogni costo giocare palla a terra: “Fisicità a sinistra? Si perde la qualità del professore Mario Rui nel giocare palla, fai un danno perché pensando di fermare gli altri perdi una tua qualità”. Ed il Napoli, uscendo fuori da difficoltà di ogni tipo fra dicembre e gennaio, s’è conquistato il credito per giocarsela a viso aperto e anche senza troppi calcoli.
Image:Getty
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