Per il Napoli le partite col Verona diventano puntualmente dei dentro o fuori. Gli ultimi incroci sono sempre stati degli snodi cruciali: la scorsa stagione la partita di Verona segnò la rottura definitiva fra Gattuso e De Laurentiis, con il giro di telefonate del patron per comprovare la disponibilità di altri tecnici dopo il duro ko al Bentegodi. Al ritorno il Napoli in seguito buttò via l’ammissione Champions, dopo una lunghissima rincorsa, con una gara deludente che tuttavia nella giornata odierna si porta dietro strascichi con la tifoseria delusa dall’atteggiamento della squadra. A onor del vero pure quest’anno il Napoli ha sofferto le caratteristiche del Verona, che con Tudor porta avanti la filosofia di Juric fatta di aggressività, dinamismo e fisicità nei duelli a tutto campo, e anche Spalletti – all’epoca lanciatissimo con 9 vittorie in 10 gare – non è andato oltre un pareggio sofferto.
Per il Napoli le partite col Verona diventano puntualmente dei dentro o fuori. Gli ultimi incroci sono sempre stati degli snodi cruciali: la scorsa stagione la partita di Verona segnò la rottura definitiva fra Gattuso e De Laurentiis, con il giro di telefonate del patron per comprovare la disponibilità di altri tecnici dopo il duro ko al Bentegodi. Al ritorno il Napoli in seguito buttò via l’ammissione Champions, dopo una lunghissima rincorsa, con una gara deludente che tuttavia nella giornata odierna si porta dietro strascichi con la tifoseria delusa dall’atteggiamento della squadra. A onor del vero pure quest’anno il Napoli ha sofferto le caratteristiche del Verona, che con Tudor porta avanti la filosofia di Juric fatta di aggressività, dinamismo e fisicità nei duelli a tutto campo, e anche Spalletti – all’epoca lanciatissimo con 9 vittorie in 10 gare – non è andato oltre un pareggio sofferto.
Il momento delle scelte importanti
Già col Milan gli esterni hanno fatto tanta fatica. Insigne e Politano hanno perso quasi tutti i duelli, penando in maggior misura il giocare lontani dalla porta e girati con l’uomo alle spalle. Uno scenario che il Verona solitamente accentua con i laterali e per tale motivo entrambi, che già non vivono un buon momento con un solo gol su azione, rischiano di rimanere fuori. Non è da escludere che la stessa sorte possa toccare pure a Zielinski, pure lui deludente nelle ultime settimane, ma per caratteristiche solitamente soffre queste partite uomo su uomo pure Fabian Ruiz.
I calciatori in rampa di lancio
Sicuramente Lozano, l’esterno che ha più gol nei piedi e di cui c’è bisogno per una formazione che offensivamente è troppo Osimhen-dipendente. Pure per caratteristiche il messicano può offrire strappi e dribbling per uscire dalla morsa del Verona. Stesso discorso per Ounas, ma non è da escludere la maggiore fisicità di Elmas in maggior misura se Spalletti volesse in conclusione tentare la carta Mertens al fianco del nigeriano. In mediana viceversa dovrebbe toccare ad Anguissa fare l’accoppiata con Lobotka, adesso l’unica certezza di Spalletti. Per l’allenatore è giunto il momento delle scelte importanti.
Image:Getty
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