“E’ una di quelle gare da guardare negli occhi. Chi abbassa un po’ lo sguardo nei 95′ perde perché loro sanno mantenere il livello alto di forza, qualità, ritmo. Saranno 95′ di sportellate ribattendo colpo su colpo”, Luciano Spalletti in conferenza stampa non ha dubbi sulla partita che attende quest’nella giornata odierna il suo Napoli. L’ostacolo sulla carta con tutta probabilità più alto da superare per rimanere in corsa per lo Scudetto per una serie di motivi: gli orobici di Gasperini si gioca le residue speranze di rimanere in scia per il quarto posto, ma pure per un discorso puramente di caratteristiche con gli azzurri che hanno sempre sofferto i nerazzurri ed in generale le squadre che propongono un calcio aggressivo ed uomo contro uomo. Senza dimenticare l’assenza di Osimhen (con Rrahmani, Di Lorenzo, Petagna, Meret e Ounas) che con le sue caratteristiche avrebbe rappresentato una trappola letale per la linea alta di Gasperini.
“E’ una di quelle gare da guardare negli occhi. Chi abbassa un po’ lo sguardo nei 95′ perde perché loro sanno mantenere il livello alto di forza, qualità, ritmo. Saranno 95′ di sportellate ribattendo colpo su colpo”, Luciano Spalletti in conferenza stampa non ha dubbi sulla partita che attende quest’nella giornata odierna il suo Napoli. L’ostacolo sulla carta con tutta probabilità più alto da superare per rimanere in corsa per lo Scudetto per una serie di motivi: gli orobici di Gasperini si gioca le residue speranze di rimanere in scia per il quarto posto, ma pure per un discorso puramente di caratteristiche con gli azzurri che hanno sempre sofferto i nerazzurri ed in generale le squadre che propongono un calcio aggressivo ed uomo contro uomo. Senza dimenticare l’assenza di Osimhen (con Rrahmani, Di Lorenzo, Petagna, Meret e Ounas) che con le sue caratteristiche avrebbe rappresentato una trappola letale per la linea alta di Gasperini.
Tocca a Mertens
Messo in campo molto meno del previsto, il belga ha potuto incassare (finalmente) parole importanti da Spalletti, per il suo contributo sul terreno di gioco e fuori, col tecnico che ha quasi invitato a smentirlo con una prestazione molto importante. Un modo chiaramente per caricarlo: “Noi diventiamo ciò che amiamo, lui è napoletano perché ama Napoli. Può dimostrare a Ciro Romeo com’è fatto suo papà come giocatore. Spero mi presenti il conto di tutte le volte in cui non l’ho scelto e avrebbe potuto giocare, ogni tanto si fanno scelte e si penalizza sempre qualcuno”.
Sulla fascia destra c’è il giovane Zanoli
Prima gara senza l’inamovibile Di Lorenzo e inevitabile l’interrogativo sul suo sostituto, mai realmente sperimentato. Per Spalletti tuttavia la scelta pare fatta: “Il sostituto non c’è? C’è, c’è, Zanoli che ha le stesse caratteristiche, non ha giocato finora perché ha dinanzi Di Lorenzo che è l’innovazione del ruolo. Zanoli dal secondo allenamento a Dimaro me lo immaginavo titolare in una partita contro una formazione forte come gli orobici, l’avevo già visto”, quanto detto da Spalletti che come ultimo dubbio ha il ballottaggio Fabian-Zielinski con lo spagnolo favorito per far parte del terzetto con Lobotka ed Anguissa.
Image:Getty
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