Claudio Vinazzani ha disquisito del Napoli e non solo intervenendo al NC24 News. Da ex napoletano ha riferito sulla difficile situazione degli azzurri. “Le responsabilità le avrà pure Spalletti, dal momento che è il tecnico, ma credo siano in maggior misura di tutta la squadra: ci sono stati episodi come quello di Empoli che hanno determinato una sconfitta incredibile. La squadra doveva dare ancora e non può permettersi questi errori, in maggior misura in un anno in cui è in lotta per lo scudetto. Visti i risultati delle altre poteva approfittarne. Ci sono stati troppi ko in casa pure con le piccole, vuol dire che c’è qualche cosa da mettere a punto. Mi è capitato di perdere uno scudetto a Napoli a quattro giornate dal termine con il Perugia che era già retrocesso. E’ un ambiente che ti dà tanto ma in un momento come questo accentua molto le pressioni e ci sta che la squadra ne abbia risentito. C’è una differenza fra le big e quelle che lo stanno diventando: le big difficilmente hanno il braccino nei momenti decisivi, non compromettono il campionato con troppi ko con le piccole. Manca qualche cosa tuttavia ma è tuttavia su una strada importante. La rosa? Vedo che con tutta probabilità ci sarà un rinnovamento sensibile, il fatto che parta Insigne, giocatore simbolo del Napoli e il possibile rinnovo di Mertens, significa che ci sono strategie in atto per rivoluzionare la squadra e affidarsi a qualche giocatore personalità che possa dare una mano a questa crescita”. Dopo da ex laziale ha espresso il sauo pensiero pure sui biancocelesti. “E’ una stagione in grigio, dopo momenti di difficoltà ha saputo risollevarsi ma manca la continuità. Sarri ha dato un’identità ma non tuttavia ben definita. L’anno vero di Sarri credo possa essere il prossimo. Mi aspettavo tuttavia ancora perchè adesso alla Lazio c’è uno degli allenatori più bravi in circolazione”.
Claudio Vinazzani ha disquisito del Napoli e non solo intervenendo al NC24 News. Da ex napoletano ha riferito sulla difficile situazione degli azzurri. “Le responsabilità le avrà pure Spalletti, dal momento che è il tecnico, ma credo siano in maggior misura di tutta la squadra: ci sono stati episodi come quello di Empoli che hanno determinato una sconfitta incredibile. La squadra doveva dare ancora e non può permettersi questi errori, in maggior misura in un anno in cui è in lotta per lo scudetto. Visti i risultati delle altre poteva approfittarne. Ci sono stati troppi ko in casa pure con le piccole, vuol dire che c’è qualche cosa da mettere a punto. Mi è capitato di perdere uno scudetto a Napoli a quattro giornate dal termine con il Perugia che era già retrocesso. E’ un ambiente che ti dà tanto ma in un momento come questo accentua molto le pressioni e ci sta che la squadra ne abbia risentito. C’è una differenza fra le big e quelle che lo stanno diventando: le big difficilmente hanno il braccino nei momenti decisivi, non compromettono il campionato con troppi ko con le piccole. Manca qualche cosa tuttavia ma è tuttavia su una strada importante. La rosa? Vedo che con tutta probabilità ci sarà un rinnovamento sensibile, il fatto che parta Insigne, giocatore simbolo del Napoli e il possibile rinnovo di Mertens, significa che ci sono strategie in atto per rivoluzionare la squadra e affidarsi a qualche giocatore personalità che possa dare una mano a questa crescita”. Dopo da ex laziale ha espresso il sauo pensiero pure sui biancocelesti. “E’ una stagione in grigio, dopo momenti di difficoltà ha saputo risollevarsi ma manca la continuità. Sarri ha dato un’identità ma non tuttavia ben definita. L’anno vero di Sarri credo possa essere il prossimo. Mi aspettavo tuttavia ancora perchè adesso alla Lazio c’è uno degli allenatori più bravi in circolazione”.
Image:Getty
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