Durante la sua intervista al Corriere dello Sport, Marek Hamsik è tornato a parlare pure del suo legame con Napoli e col Napoli: “È stato e rimane un amore grande, che ho vissuto appieno per dodici anni. Conservo amicizie, anche nella squadra sicuramente, pure se la mia riservatezza e la mia scarsa vena da comunicatore mi frenano. Ma sento allorchè è possibile De Laurentiis, dal quale ho avuto testimonianze di affetto vero che non sono mai svanite dal giorno dell’addio. Ho contatti con Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting che mi portò in Italia a Brescia ed al quale devo tanto. In seguito pure i compagni, certo. Il congedo? Accadde tutto in questo modo in fretta, c’era il campionato in corso. Ma non è mai troppo tardi per rivedersi, magari organizziamo una partita di addio al San Paolo, lo facciamo con DeLa. Oppure se vogliono che allorchè chiudo passi a fare il dirigente, io alzo la mano e dico: eccomi in questo luogo”.
Durante la sua intervista al Corriere dello Sport, Marek Hamsik è tornato a parlare pure del suo legame con Napoli e col Napoli: “È stato e rimane un amore grande, che ho vissuto appieno per dodici anni. Conservo amicizie, anche nella squadra sicuramente, pure se la mia riservatezza e la mia scarsa vena da comunicatore mi frenano. Ma sento allorchè è possibile De Laurentiis, dal quale ho avuto testimonianze di affetto vero che non sono mai svanite dal giorno dell’addio. Ho contatti con Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting che mi portò in Italia a Brescia ed al quale devo tanto. In seguito pure i compagni, certo. Il congedo? Accadde tutto in questo modo in fretta, c’era il campionato in corso. Ma non è mai troppo tardi per rivedersi, magari organizziamo una partita di addio al San Paolo, lo facciamo con DeLa. Oppure se vogliono che allorchè chiudo passi a fare il dirigente, io alzo la mano e dico: eccomi in questo luogo”.
Image:Getty
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