Il Napoli non va oltre l’1-1 contro il Maiorca nel secondo test del ritiro di Castel di Sangro, il quarto complessivamente nell’estate dei partenopei che ha visto l’esordio dell’ultimo giunto Kim Min-jae. Luci ed ombre per la squadra di Luciano Spalletti, come già accaduto contro l’Adana, con una prima adesso di dominio ma senza incidere nell’area piccola (la rete arriva su rigore trasformato da Osimhen, il nuovo rigorista) e con Meret dopo tuttavia responsabile sul pareggio, giunto dopo una respinta troppo centrale del portiere ed in generale in seguito ad un secondo tempo con poca qualità e molto meno controllo del pallone: “Nella seconda frazione di gara abbiamo avuto delle difficoltà nel gestire la palla, viaggiava lentamente e loro erano piazzati”, quanto detto da Spalletti che nel secondo tempo s’è ritrovato senza Fabian, Lobotka e Zielinski, schierati contemporaneamente nella prima frazione di gare, e con Elmas, Demme ed Anguissa più in imbarazzo nella prima costruzione.
Il Napoli non va oltre l’1-1 contro il Maiorca nel secondo test del ritiro di Castel di Sangro, il quarto complessivamente nell’estate dei partenopei che ha visto l’esordio dell’ultimo giunto Kim Min-jae. Luci ed ombre per la squadra di Luciano Spalletti, come già accaduto contro l’Adana, con una prima adesso di dominio ma senza incidere nell’area piccola (la rete arriva su rigore trasformato da Osimhen, il nuovo rigorista) e con Meret dopo tuttavia responsabile sul pareggio, giunto dopo una respinta troppo centrale del portiere ed in generale in seguito ad un secondo tempo con poca qualità e molto meno controllo del pallone: “Nella seconda frazione di gara abbiamo avuto delle difficoltà nel gestire la palla, viaggiava lentamente e loro erano piazzati”, quanto detto da Spalletti che nel secondo tempo s’è ritrovato senza Fabian, Lobotka e Zielinski, schierati contemporaneamente nella prima frazione di gare, e con Elmas, Demme ed Anguissa più in imbarazzo nella prima costruzione.
Serve l’accelerata sul mercato
Spalletti non si tira indietro e torna a parlare pure del mercato: “Acquisti? Questo lo sa la società. Ne abbiamo parlato e se capiterà l’opportunità dentro quella che è la possibilità dei nostri stipendi… fin dal momento in cui giunsi bisogna abbassarli (ride, ndr) ma adesso una bella fetta l’abbiamo tolta e adesso vediamo di completare e migliorare la nostra squadra”. L’attesa è per il portiere, con l’accordo col Chelsea per Kepa ad un passo, ma pure per Raspadori che permetterebbe di passare al 4-2-3-1 oltre a Simeone come alternativa ad Osimhen (per il partente Petagna).
Image:Getty
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