In casa Napoli si prepara l’avvicendamento in tema seconda punta: fuori Dries Mertens, ora mai è ufficiale, e dentro Giacomo Raspadori. Riuscirà la squadra azzurro a rimpiazzare il belga col classe 2000 della Nazionale? Luciano Spalletti, intanto, dà il suo giudizio sul giocatore ai taccuini del Corriere della Sera: “Le rispondo che non è un mio giocatore, che è un ragazzo che avrebbe tutte le caratteristiche per darci una mano. Giovane, forte, versatile in tutte le posizioni del campo di gioco dell’attacco, intelligente e in maggior misura educato. Ha personalità, e noi ne abbiamo persa un po’ nel passaggio da un ciclo all’altro. Vediamo, con lui saremmo nella giusta direzione. Sarebbe il sostituto naturale di Mertens”.
In casa Napoli si prepara l’avvicendamento in tema seconda punta: fuori Dries Mertens, ora mai è ufficiale, e dentro Giacomo Raspadori. Riuscirà la squadra azzurro a rimpiazzare il belga col classe 2000 della Nazionale? Luciano Spalletti, intanto, dà il suo giudizio sul giocatore ai taccuini del Corriere della Sera: “Le rispondo che non è un mio giocatore, che è un ragazzo che avrebbe tutte le caratteristiche per darci una mano. Giovane, forte, versatile in tutte le posizioni del campo di gioco dell’attacco, intelligente e in maggior misura educato. Ha personalità, e noi ne abbiamo persa un po’ nel passaggio da un ciclo all’altro. Vediamo, con lui saremmo nella giusta direzione. Sarebbe il sostituto naturale di Mertens”.
Ecco, Mertens, proprio lui. Dopo nove anni in cui è divenuto l’idolo della piazza, proprio ora è andato via. Per colpa di chi? Lo spiega Spalletti: “Chiariamo: non sono stato io, non è stato la squadra a non volerlo con noi. Mertens avrebbe potuto darci una grande mano. Ma la società gli ha fatto una proposta e lui non ha accettato. Mi tengo fuori da queste dinamiche, ed è corretto in questo modo”.
Image:Getty
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