Altro giro, altro show e sempre più la sensazione di essere in presenza di ad un predestinato. Il Napoli come a Verona dà tuttavia spettacolo e trova un’altra goleada contro il malcapitato Monza mettendo in vetrina nuovamente Kvicha Kvatatskhelia. Il georgiano classe 2001, dopo la rete all’esordio in serie A a Verona, si presenta al Maradona con un’altra serie di perle e in maggior misura una doppietta che significa 3 gol in 2 gare (superando i 2 gol su azione tutto il possibile lo scorso campionato di Insigne) ed apre a discorsi importantissimi su cosa potrà rappresentare da subito per le ambizioni del Napoli.
Kvara decisivo
Nonostante un assedio sin dall’inizio, il Napoli non trova la rete e si ferma sempre attualmente della zampata vincente in area di rigore. A sbloccarla è proprio il georgiano, con una parabola a giro che bacia il palo e s’infila in porta. Il raddoppio è di Osimhen, imbeccato da un’azione verticale tutta di prima, fino al tris di Kvara che manda in estasi il Maradona mettendo fuorigioco due giocatori di difesa fintando di calciare di destro e portandosi il pallone sul mancino per il diagonale vincente (un gol già visto mesi fa in Georgia, ma accolto con la diffidenza ed il classico “il ragazzo va visto contro le difese italiane”).
Kim e le altre note positive
Il quarto gol porta la sigilla del sudcoreano, imperioso sulle palle inattive, vicino al gol pure ad inizio partita ed autore di una partita fantastica. Al pari, oltre a Kvaratskhelia e Osimhen, e dei soliti Anguissa e Lobtoka, pure di un ritrovato Zielinski. Nei cambi non c’è tuttavia spazio per i nuovi che – ascoltando pure Spalletti nel post-partita – dovranno conquistarsi ogni singolo minuto visto l’inizio stagione dei compagni. Certo un Napoli che ha iniziato il match con elementi in panchina come Olivera, Ndombele, Elmas, Politano, Raspadori, Ounas e Simeone può davvero far paura.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato del Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio