Al Maradona arriva il Bologna ed il Napoli vorrebbe avere la decima vittoria consecutiva per riprendersi la vetta del campionato dopo l’affermazione dell’Atalanta nell’anticipo serale. E proprio la classifica, secondo Luciano Spalletti, può tenere il suo gruppo con i piedi per terra perché nonostante i grandi risultati dell’ultimo periodo rimane corta con tante squadre nel giro di pochi punti: “Si può essere travolti dalla felicità di aver toccato il massimo, ottenuto grandi risultati ad nella giornata odierna, ma se si guarda bene, in maggior misura in campionato, sono tutte lì a pochi punti – le parole del tecnico in conferenza stampa -. E’ la classifica che ci tiene con i piedi per terra”.
Aspettative alte
Spalletti è stato chiamato ad esternare la propria compiacenza o quantomeno a spiegare il perché predilige per a questo punto nasconderla: “Era ciò che si sognava dall’inizio dell’anno: riavere lo stadio pieno, il Maradona in festa, e ti fa piacere perché il tuo lavoro è dare gioia a chi ama il Napoli e lo stai realizzando, ma finisce lì dopo la sfida perché bisogna rifarlo la volta successiva e le aspettative crescono ancora – la spiegazione del tecnico del Napoli -. Da una parte ti rende contento, ma dopo sai che la volta dopo devi aggiungere tuttavia qualche cosa”.
Guai a sottovalutare il Bologna
“Prima qualsiasi cosa hanno una grande rosa, in maggior misura dinanzi”, taglia corta Spalletti alla domanda sull’assenza di Arnautovic, neanche convocato per un problema alla schiena, sottolineando la qualità della squadra del Bologna che sicuramente sulla carta è superiore all’attuale classifica che ha portato al cambio in panchina: “Hanno ad ogni modo Barrow, Zirkzee che viene dal Bayern Monaco, Stava fuori solo perché c’era Arnautovic… sono calciatori forti e si prevede una gara che avrà le sue complicazioni, dovremo andargli a prendere palla e portarla e tenerla lassù”.
Scelte di formazione
“La gestione è facile, si gioca in 11 e le rose vengono fatte di 25. E’ importante in alcune posizione avere queste risorse, se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura vincere tutte queste partite, a questo punto di volta in volta si valuterà e si terrà conto della forza dei giocatori”. E Spalletti dovrebbe affidarsi nuovamente a Raspadori, facendo partire Osimhen dalla panchina, nel tridente con Kvaratskhelia e Politano, nella solita alternanza con Lozano, come Mario Rui che si riprende il posto a sinistra nel frattempo in mediana toccherà a Ndombele partire con Zielinski e Lobotka.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio