Ghana in vantaggio tutto sommato del primo tempo, dopo una partita che fino al gol di Salisu al 24′ era stata dominata per quanto riguarda del gioco dalla Corea del Sud, ma che da allora ha cambiato totalmente inerzia. La selezione di Otto Addo ha approfittato del contraccolpo psicologico avversario e ha successivamente raddoppiato con Kudus: 0-2 all’intervallo.
Partita decisiva, dopo il ko delle black stars contro il Portogallo all’esordio e il pari delle Tigri d’Asia con l’Uruguay. Paulo Bento rinuncia a Hwang Ui-Jo nel reparto avanzato per motivi fisici, pure se il calciatore dell’Olympiacos è disponibile come minimo per la panchina. Kim Min-Jae, in forse fino in ultimo, recupera e si prende il suo posto al centro del reparto arretrato. Addo cambia modulo, dal 5-3-2 al 4-3-3 con l’innesto in avanti di Jordan Ayew, che si rivelerà decisivo.
Corea che giostra il gioco con grande dinamismo e un lungo giro palla. A dare una mano in avanti pure Kim Min-Jae ma dinanzi Cho Gue-Sung ha le polveri bagnate e la stella assoluta, Son, maschera al volto, è tuttavia ben lontana dal top della forma. Fino al 24′ la statistica dice 5 tiri tentati dai coreani, zero dai ghanesi. Ma il calcio un gioco è in cui la discriminante che conta e il Ghana allorchè si fa vivo colpisce per davvero. Il primo gol al 24′: punizione di Jordan Ayew, Kim Min-Jae prova a spazzare di testa non riuscendoci, palla a Salisu che non si fa pregare e segna. Contraccolpo psicologico fortissimo per il collettivo di Paulo Bento, che impiega diversi minuti per riordinare le idee. La complicazione è che nel frattempo il Ghana raddoppia pure: cross tuttavia di Jordan Ayew, testa di Kudus e palla in rete. Con lo stato attuale delle cose la Corea del Sud è con un piede e mezzo già fuori dal Mondiale. Servirà un altro spirito e molto con tutta probabilità qualche cambio in avanti.
Image:Getty
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