Cos’è l’esonero per Stefano Pioli? Risponde l’allenatore del Milan, ospite negli studi di Sky Sport, citando pure un aneddoto risalente a Palermo, con dentro Zamparini: “Come ti arriva, è una mazzata. Ti impediscono di gestire o concludere qualunque lavoro e all’inizio ho sempre ritenuto ingiusti tutti, salvo quello di Palermo. Passato il dolore, provi a spiegarti i motivi e decidi le cose da portarti avanti e quelle no”.
Com’è andata a Palermo?
“Venimmo eliminati dal Thun ai preliminari di Europa League, con due pareggi da favoriti. Per questa ragione c’erano già difficoltà, dovevamo giocare a Novara sul sintetico e io praticamente non mi ero inserito nell’ambiente. Sarà che la squadra veniva da una finale di Coppa Italia persa un mese prima, sarà che c’era un nucleo da cambiare, ma sentivo di non essere entrato nella testa dei calciatori. Per questa ragione Zamparini mi dice che c’era sciopero e non si giocava la prima di campionato. Gli dico di fare un’amichevole, mi dice che ci aveva già pensato lui, con il Napoli. Lavezzi, Cavani, Hamsik… Perdiamo 3-1. Dopo torno al centro sportivo, vedo telecamere e giornalisti… I magazzinieri, entrato dentro, mi abbracciano. Mi chiama il patron e mi raggiunge da Mondello, durante un aperitivo assieme mi ha riferito che aveva delle sensazioni e che mi avrebbe esonerato tuttavia, alla prima sconfitta. Meglio farlo subito e avrei trovato squadra, ho detto a lui che aveva ragione. Un mese dopo mi ha chiamato il Bologna e sono ripartito. Lui è stato in questo modo corretto e diretto che ci siamo continuati a sentire per tanto tempo”.
Image:Getty
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