“Se mi chiamasse il Napoli, sarebbe difficile negare”. Parola di Marek Hamsik, che a Dazn ha aperto le porte a un ritorno: “Perché no”. Il giocatore della zona centrale del campo slovacco ha dopo commentato i suoi primato: “Sono fatti per essere battuti, ma questo non sarà facile batterlo. Prima di me l’aveva Bruscolotti ed è durato parecchi anni. Non avrei mai immaginato di fare questa carriera al Napoli. Neanche conoscevo bene cosa significasse questa città, venivo dalla Slovacchia, ma già dal primo giorno mi sono accorto che il calcio si vive diversamente che da altre parti”.
Cosa hai provato nel momento in cui sono rientrato allo stadio?
“Mi sono emozionato a leggere quello striscione, entrare in questo modo nel cuore dei tifosi non tutti ne sono capaci. Ho sempre detto che amo Napoli e l’amerò immutabilmente. Mi hanno dato tanto e io ho speso 12 anni volentieri lì. Non è semplice per noi muoversi in città, nascondendosi o portando cappellini, o andare in ristoranti ove trovi meno gente, non è facile e ciascun uomo di noi ha i suoi vizi o comportamenti o reazioni. Pure io ogni tanto non ce la facevo più e….mi arrabbiavo. Ci sta, pure i tifosi devono comprendere che non è semplice per noi, ma lo accettiamo, è il loro affetto, è amore”.
Il rapporto con De Laurentiis?
“Ho avuto solo rapporti buoni, non parlo tanto ma con lui ho sempre parlato con serenità e senza mai problemi. È un rapporto che va avanti negli anni e si parla pure del dopo carriera. L’ho sentito a inizio anno, mi ha riferito: allorchè finisci col calcio giocato fammi sapere e parliamo di futuro insieme. Non siamo tuttavia arrivati adesso ma se mi chiamasse sarebbe difficile negare”.
Image:Getty
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