E’ senza ombra di dubbio l’anno di Victor Osimhen, che quest’nella giornata odierna a Castel Volturno brinderà con i compagni al suo 24esimo compleanno. E’ il suo momento non solo per i numeri, i nove gol in campionato pesantissimi, e il miglior score nell’anno solare se eliminiamo i calci di rigore (18 gol senza tiri dischetto, Immobile è a 20 ma con 6 rigori) o se semplicemente teniamo in considerazione la media minuti/gol visti diversi contrattempi fisici. Il contributo di Osimhen va al di là delle gol, persino di quelle negli scontri diretti o del ritmo incredibile da 7 gol in 6 giornate al ritorno dall’infortunio, perché è diventato a tutti gli effetti un leader sul terreno di gioco, con gli atteggiamenti giusti chiesti da Spalletti, ed il Napoli è diventato quello Osimheniamo che immaginava De Laurentiis presentemente del suo acquisto. Non solo letale nell’attacco alla profondità in velocità, ma pure in area di rigore allorchè la squadra avversaria si chiudono e bisogna sfruttare il suo stacco (nell’anno solare solo Kane ha chiuso con più gol di testa del nigeriano).
A Milano con l’Inter per chiudere un cerchio
Indosserà tuttavia la maschera protettiva, quella che lo rende quasi un supereroe agli occhi dei tifosi. Allorchè se la posizionerà bene sul viso, prima di entrare sul terreno di gioco, il pensiero correrà inevitabilmente a ciò che ha vissuto sullo stesso campo e contro gli stessi avversari ed pure al pericolo scampato includendo nella considerazione la terribile dinamica. E proverà a trascinare gli azzurri in una gara che molte volte negli ultimi anni ha rappresentato un crocevia, come appunto in quel novembre 2021 con la sconfitta in remuntada ed il suo infortunio che il Napoli pagò pure nelle settimane successive (solo 3 vittorie in 8 partite) perdendo quei punti decisivi in chiave Scudetto.
Futuro da decifrare
Quasi scaduto di contratto nel 2025, la prossima estate sarà a tutti gli effetti un dentro o fuori per lui. Il Napoli una volta sbloccati i rinnovi più urgenti, tenterà in seguito l’approccio con l’entourage di Victor per comprendere eventuali margini di manovra per la classica situazione da rinnovo o cessione per evitare di avvicinarsi ulteriormente alla scadenza. Molto scaturirà, sicuramente, dalle squadre (e le cifre) che eventualmente si muoveranno dalla Premier League. “Difficile poter pensare a qualche cosa di meglio del Napoli: è una delle big d’Europa, club straordinario, e sono concentrato solo sul campo per quale motivo non abbiamo fatto tuttavia niente e dobbiamo vincere qualche cosa”, le ultime parole del nigeriano, due di settimane fa.
Image:Getty
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