Se il clamoroso passaggio del turno di Coppa Italia in casa contro il Napoli aveva lasciato sensazioni positive in casa Cremonese, lo stesso non si può dire dopo il pareggio esterno in casa del Bologna di ieri in serata. Non tanto per il risultato, che ha permesso a Ballardini di confermarsi infallibile all’esordio da subentrato (tre pareggi e tre vittorie il suo score totale), quanto per la classifica, che al giro di boa rimane complicatissima.
Un girone d’andata da incubo
La chiusura del girone d’andata permette di fare un bilancio della prima parte di stagione grigiorossa, che è stata decisamente insufficiente. Perché se da una parte è vero che in più possibilità certe sconfitte avevano il sapore di pareggi sfuggiti per centimetri (esordio con la Fiorentina docet) e altri pareggi non hanno rispecchiato quanto effettivamente creato dalla squadra di Alvini, dall’altra è evidente che la Cremonese ha fatto troppo poco per meritarsi una classifica migliore. Pure se a pesare non sono tanto le undici sconfitte (Hellas e Samp hanno fatto ben peggio), ma gli otto pareggi, un primato nella Serie A attuale. È superfluo dire che per mantenere vive le speranze sarà necessario cambiare radicalmente rotta.
Mentalità e mercato per risalire
Come fare, per questo? La soluzione non pare affatto scontata, ma ci sono diversi elementi che potrebbero contribuire alla causa grigiorossa. Primo su tutti l’arrivo di Ballardini, che in pochi giorni ha già cambiato volto alla Cremonese rendendola una formazione rocciosa, corta e pronta a ripartire allorchè l’avversario concede qualche spazio di troppo. Un atteggiamento magari meno spettacolare, ma sicuramente più redditizio per chi lotta per la salvezza. Una grossa mano servirà pure dal direttore sportivo Giacchetta e Ariedo Braida, che sin qui hanno portato sotto il Torrazzo solo Ferrari e Benassi: il primo è già un titolare fisso, mentre l’ex Fiorentina lo diventerà presto, in maggior misura se dovesse tornare quello delle prime stagioni in Viola. Mirino puntato su un centrale di difesa e un metodista che conoscano il campionato e possano inserirsi sin da subito negli schemi del tecnico romagnolo, a cui potrebbe aggiungersi un’attaccante da affiancare a Okereke e Dessers.
Image:Getty
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