Il mercato di gennaio s’è chiuso senza particolari sussulti. Il Napoli di Luciano Spalletti vola con la miglior media punti d’Europa e chiaramente s’è presentato a questa finestra invernale con ben poco da riparare e in maggior misura equilibrio da non toccare. La squadra napoletano ha provato ad abbozzare qualche affare in ottica dell’estate, per anticipare delle operazioni in modo da evitare aste e bruciare la concorrenza, ma presentemente decisivo ha preferito non affondare per Azzedine Ounahi mentre per Cheddira e Caprile se ne riparlerà in estate includendo nella considerazione la stessa proprietà. Il mercato invernale dunque s’è concluso intervenendo soltanto per due altre soluzioni consolidando una rosa profondissima.
Il vice-Di Lorenzo d’esperienza
Scottato con tutta probabilità dalla scorsa stagione – con l’infortunio di Di Lorenzo, rimasto a guardare proprio nelle partite decisive contro Roma e Fiorentina – la squadra napoletano ha sfruttato la situazione in casa Samp per assicurarsi un elemento di sicura affidabilità. In azzurro è giunto a titolo temporaneo con riscatto Bartosz Bereszynski, elemento di grande esperienza pure internazionale, dando in questo modo pure la possibilità al giovane Zanoli di poter avere più spazio in blucerchiato.
Il dodicesimo
Con tutta probabilità per un mix di motivi, fra il suo malumore per il poco impiego e qualche titubanza sulle sue condizioni fisiche (nonostante il recupero sfruttando la sosta mondiale), il Napoli ha preso la decisione sostanzialmente di scambiare Sirigu con la Fiorentina in cambio di Gollini (via Atalanta, proprietaria del cartellino, inserendo il diritto di riscatto) per dopo rinviare discorsi più approfonditi all’estate allorchè verrà affrontato nuovamente pure il tema Meret dopo il rinnovo ‘ponte’.
Image:Getty
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