Inaspettatamente, Romelu Lukaku e una media gol in Coppa Campioni da far impallidire qualunque altro bomber del Vecchio Continente. Il gol segnata ieri in serata contro il Porto, effettivamente, è stata la seconda per l’attaccante d’area dell’Inter in questa edizione della massima competizione europea, alla seconda presenza. A colpire è, appunto, il rapporto fra il minutaggio e i gol: i 32′ più recupero contro i Dragoes si sommano ai 7′ contro il Viktoria Plzen. Risultato: due gol in 39 minuti, vuol dire uno ogni venti.
Il grande assente. Pare superfluo sottolinearlo, ma è irrealistico mantenere un tasso di conversione in questo modo alto pure su lunghi periodi. Una media in questo modo elevata è frutto di quella che è stata sinora la stagione del belga: il grande assente dell’Inter, che senza di lui ha perso il treno scudetto, guidato a folle velocità dalla locomotiva Napoli, ma in qualche modo è riuscita a tenersi aggrappata alla Champions, togliendosi pure una buona dose di soddisfazioni visto il girone della morte superato a pieni voti. E ora?
L’arma in più di Inzaghi. Arrivando ove, questo si vedrà. Le ambizioni europee dell’Inter, in una stagione nella quale persino il Manchester City inciampa, sono complicate da decifrare. L’allenatore nerazzurro ha riferito chiaramente che pensare di vincerla non non è ammesso. Difficile dargli torto fino alla fine, pure se è altrettanto improbabile immaginare i nerazzurri come favoriti o qualche cosa del genere. Immancabilmente, dopo ieri in serata, c’è un’arma che finora Inzaghi non ha avuto quasi mai: la media si abbasserà, ma con un po’ di continuità in più Lukaku può essere il fattore wow di una potenziale sorpresa.
Image:Getty
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