Prima il patron Iervolino. Dopo Paulo Sousa, Federico Fazio, Antonio Candreva, Pasquale Mazzocchi e Giulio Maggiore. E tuttavia vecchie glorie del calibro di Arturo Di Napoli. Questi, in ordine cronologico, i personaggi che hanno lanciato un appello alla tifoseria granata affinché domani l’Arechi possa essere un catino infuocato come accaduto nel rush finale della passata stagione. Un fattore in grado effettivamente di spostare gli equilibri e sul quale la Salernitana, storicamente, ha sempre potuto contare nei momenti decisivi. “Senza tifo non andiamo da nessuna parte, avvertiamo la spinta dello stadio e ciascuna componente può decidere il destino. E’ tempo di mettere da parte polemiche e malumori, la Salernitana deve rimanere in serie A e solo col dodicesimo uomo avremo la possibilità di dare un calcio alla crisi e allontanare la zona retrocessione” in estrema sintesi il parere di tutti gli intervistati. Nella mattinata di ieri i gruppi ultras della curva Sud hanno tappezzato la città di striscioni, il messaggio è unanime e non si presta ad interpretazioni: “Se c’è un popolo a combattere nessuna battaglia sarà vana: avanti Salerno, rialzati Salernitana!”. Eppure è concreto il rischio minimo stagionale, pure a causa dell’allerta meteo che spingerà tante persone a decidere all’ultimo momento.
Alle 9 di questa mattina è stata toccata quota 6000 biglietti venduti, sommando gli abbonati arriviamo appena a 14100. Per una piazza come Salerno sono numeri deludenti, complice pure la scelta della società di non prevedere sconti per le famiglie e agevolazioni per studenti e scuole calcio, eccezion fatta per 400 tagliandi omaggio riservati agli under14. La Sud offrirà uno spettacolo di alto livello, tribuna e distinti viceversa saranno semivuoti e questo non aiuterà una formazione in imbarazzo sul piano psicofisico e che trarrebbe grande forza dalla spinta del pubblico. “C’è tempo fino a domani mattina, speriamo che tutti capiscano quanto sia importante la sfida di domani. Mi aspettavo code e tante richieste, viceversa in 48 ore ho venduto pochi biglietti” l’SOS del titolare di una ricevitoria, nota ufficiale pure del Centro di Coordinamento, del Salerno Club 2010 e del Granata Group Center che invitano “tutti gli sportivi di Salerno e provincia a popolare le scalee dell’Arechi, possibile che ci giochiamo la salvezza in uno stadio vuoto dopo tutti i sacrifici economici fatti dalla società ?”. Quanto all’aspetto tecnico, l’allenatore Paulo Sousa (che fra circa tre ore parlerà in conferenza stampa) recupera Mazzocchi e Maggiore, mentre Dia dovrà svolgere un provino decisivo. L’ematoma al polpaccio è in via di riassorbimento, ma l’attaccante avverte tuttavia un leggero fastidio e il diktat è quello di non correre il rischio. Nella migliore delle ipotesi partirà dalla panchina. Out Bronn, Fazio e Troost-Ekong, difesa in totale emergenza pure Gyomber sia ora mai pronto per guidare la retroguardia. Non è da escludere il passaggio al 4-2-3-1, modulo che esalterebbe le caratteristiche di un Candreva che, con Nicola, veniva molte volte impiegato quasi come esterno difensivo.
Image:Getty
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