A gennaio il Napoli non ha toccato gli equilibri di una macchina da primato. Il gruppo di Luciano Spalletti viaggia ad una media che non ha paragoni neanche in Europa e la società è intervenuta soltanto per operazioni minori salvaguardando gli equilibri di campo e di spogliatoio. L’unico avvicendamento voluto da Giuntoli, tuttavia, pare andare secondo i piani.
Bereszynski, vice di un robot. Gollini dodicesimo
L’esterno di fascia giunto dalla Sampdoria, a titolo temporaneo con riscatto, ha trovato spazio soltanto in Coppa Italia (120 minuti contro la Cremonese, prima dell’eliminazione ai rigori). Esperienza ed affidabilità dietro Di Lorenzo, indicato tuttavia da Spalletti fra i calciatori che possono giocare sempre (come Osimhen e Lobotka) senza calare mai di rendimento. Non ha esordito viceversa Gollini, giunto come dodicesimo per liberare lo scontento Sirigu.
Zanoli, più spazio alla Sampdoria
Il giovane classe 2000 sta viceversa trovando più spazio in blucerchiato (a titolo temporaneo secco) dando ragione al piano del direttore sportivo Giuntoli. 330 i minuti disputati finora alla Sampdoria: 8 le presenze nella sua nuova esperienza di cui la metà da titolare e in maggior misura una crescita gara dopo gara, nonostante una situazione difficile di classifica, che lascia ben sperare per il futuro.
Image:Getty
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