Il Sassuolo è certamente un club che non ha grandi problemi economici, salvo che la Mapei a il signor punto decida di sfilarsi e non sponsorizzarlo più. Perché se è vero che la politica è quella di non esagerare con le spese, ben conoscendo la propria forza e la propria storia, dall’altro senza gli Squinzi sarebbe praticamente impossibile avere una sostenibilità in questo preciso momento storico.
Meno quindici milioni
Fin dal momento in cui il Sassuolo è in A ci sono stati nove bilanci e solamente due sono nettamente in negativo. Quello del 2014, ove c’è stato bisogno di migliorare di netto la squadra a gennaio per non correre il rischio la retrocessione, e nel 2021, con -13,8 milioni. Per il resto la barra è stata circa dritta, fra positivi di una manciata di milioni e un buon +8,1 nel 2018. Sarà molto curioso vedere quello del 2022, con una discreta plusvalenza fra Scamacca e Raspadori, più un Traoré che rientrerà eventualmente nel 2023.
Venti milioni annualmente
La Mapei sponsorizza ogni stagione con 20 milioni e questo spiega perchè il Sassuolo abbia un pareggio di bilancio sostanziale. Si può dire che nelle nove stagioni i milioni di sponsorizzazione siano stati circa 180. Insomma, è vero che la linea di galleggiamento è sempre quella, ma pure che il Sassuolo riesce a introitare molto più di altri club per essere circa sostenibile.
I dati
2013: -0,2 mila euro
2014: -16 milioni
2015: -0,3 mila euro
2016: 3,7
2017: 4 milioni
2018: 8,1 milioni
2019: 1 milione
2020: -1,7 milioni
2021: -13,8 milioni
Image:Getty
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