Domani il Milan si giocherà una fetta enorme della sua stagione nel ritorno degli ottavi di Champions a Londra contro il Tottenham. Per riuscire nell’intento, Stefano Pioli si affiderà nuovamente dall’inizio della gara a Rafael Leao, rimasto a casa sabato scorso nella sconfitta di Firenze a causa della squalificata arrivata dopo 5 ammonizioni in campionato.
I numeri
La presenza del portoghese nell’11 titolare dei rossoneri è, sicuramente, nella maniera più assoluta determinante. Non è banale sottolinearlo, non è scontato ribadirlo, ma Leao in questa squadra fa tutta la differenza del mondo. Alcuni numeri lo confermano: con il numero 17 sul terreno di gioco, il Milan conquista 2,26 punti di media a partita, mentre, senza di lui, ne fa 0,66 a match; sono, effettivamente, 5 sconfitte in 5 gare senza Leao o senza Leao dall’inizio della gara: Napoli a settembre, Sassuolo e Inter fra gennaio e febbraio, Fiorentina sabato scorso. È vero che il giocatore non segna dalla trasferta di Lecce, ma in questo lungo digiuno è molte volte stato l’unico rossonero capace di creare costantemente pericoli, regalando diversi assist non sfruttati in seguito dai compagni.
Uomo determinante
È abbastanza evidente che, con Leao sul terreno di gioco, il Milan faccia decisamente più paura; l’asso portoghese ha l’uno contro uno, il dribbling, è capace di creare superiorità numerica palla al piede e di regalare profondità ai compagni attirando a sé la squadra avversaria. In una partita tosta come quella che si prospetta in casa del Tottenham, avere uno come lui che costringerà la squadra di Conte a non andare sempre constamentente all’arrembaggio potrà essere determinante. Attenzione, ma: Leao deve pure aggiustare la mira, perché in seguito, in fin dei conti, sono sempre i dettagli che fanno la differenza.
Image:Getty
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