Tutti pazzi per Mateo Retegui. La punta italo-argentino classe ’99 è la grande novità dell’Italia di Roberto Mancini, che in conferenza stampa lo ha addirittura paragonato al primo Batistuta. Al di là della curiosità per la prima apparizione in azzurro, il giovane centravanti, a titolo temporaneo al Tigre dal Boca Juniors, è già protagonista sul mercato: ci pensa l’Inter, ma pure Milan e Roma stanno valutando la possibilità di un affondo.
Ma come giocherebbe Retegui in Italia? La domanda, è ovvio che, avrà una vera risposta solo nel caso in cui e allorchè sbarcherà in Serie A. Nell’attesa, grazie a una delle funzioni di Comparisonator è possibile realizzare un passaggio virtuale: mettere a confronto i dati di Retegui con quelli degli attaccanti del massimo campionato italiano. Inutile segnare che pure i numeri e le statistiche siano influenzate dal contesto: non si può davvero confrontare la Serie A italiana alla Superliga argentina. Sotto certi aspetti, ma, possono arrivare indicazioni interessanti.
Più tiri nello specchio di Immobile e Vlahovic. Premesso che Retegui è andato in gol 6 gol in 8 giornate in questa prima parte di campionato argentino, il dato migliore fra i centravanti – 41 i profili analizzati – è ciò che lo vede provare una media di 1,25 tiri nello specchio a partita. In Serie A, soltanto Osimhen (1,88), Lautaro (1,58) e Milik (1,27) vantano numeri migliori. Bene pure i tiri di testa: 0,34 in media a gara. Pure in questo caso Osimhen si piazza al primo posto (0,54 a partita), seguito da Jovic a quota 0,38 e Giroud a 0,37 per dopo vedere al quarto posto di questa ipotetica graduatoria proprio Retegui. Abbastanza positivo pure il dato delle azioni di attacco riuscite (2,73 a partita, undicesimo) e quello legato alle azioni difensive fatte – 7.05 in media a gara che valgono l’ottavo posto – segno della generosità del giocatore in fase di non possesso.
Meno positivi altri dati. Messo a confronto con gli attaccanti della Serie A, Retegui non spicca viceversa sotto altri aspetti. Per restare alla fase difensiva, l’italo-argentino sarebbe 32esimo su 41 per gli intercetti (1,14 a partita) e addirittura 38esimo per i recuperi palla (0,45 in media a gara). Basso pure il dato legato ai dribbling riusciti: 1,25 in media ogni 90 minuti, sarebbe ventiduesimo in A. Già pure per numero di tocchi in area avversaria – appena 3,18 a partita, 34esimo su 41: Osimhen, che è il migliore, ne fa più del doppio – e per expected goals: appena 0,05 a partita, sarebbe trentanovesimo su quarantuno attaccanti presi in considerazione. Deludenti, per concludere, i numeri legati all’apporto alla manovra: 11,14 passaggi riusciti a partita, appena 37esimo su 41.
Image:Getty
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