Alla classifica dell’Inter vengono a mancare due punti. Non è elemento oggettivo – la graduatoria recita 51 ed è indiscutibile – ma ciò che reiteratamente ha sostenuto Simone Inzaghi. L’allenatore piacentino ritrova il Monza, ospite questa sera a San Siro poco più di tre mesi dopo il confronto del girone di andata. Una gara che a Inzaghi non è mai andata giù, caratterizzata dalla clamorosa svista arbitrale di Sacchi sul gol annullato ad Acerbi. Per la cronaca, l’Inter avrebbe tuttavia potuto vincere quelle partita, pareggiata in ultimo da un blitz dell’ex Caldirola: l’errore rimane, la fragilità nerazzurra anche.
Fuori dalla corsa scudetto. Pure se definirla corsa è un azzardo, dal momento che il Napoli pare affrontare la maratona con un ritmo da centometrista. Ciò che non si poteva prevedere nella fredda serata del Brianteo, comunque, è che quel 2-2 fosse una sorta di lapide su qualunque ambizione tricolore di Lautaro&Co. Visto tutto ciò che è successo nel frattempo, cinque sconfitte e due pareggi nelle successive dodici gare di campionato, nella giornata odierna pare una tesi difficile da sostenere. Ma l’Inter andava a Monza che arriva dal successo sulla banda Spalletti, a -8 in campionato e con la prospettiva di poterne “rubare” altri tre nello scontro diretto che si giocherà a fine maggio. A livello psicologico, più che fattuale, ritrovarsi da capo in doppia cifra dalla vetta quanto a distanza, peraltro con le scorie di una polemica arbitrale, ha richiuso a doppia mandata una porta che offriva uno spiraglio.
Nella giornata odierna vale la Champions. Non tutta, ma una buona parte sì. L’Inter che vola in Europa e già pregusta una possibile semifinale, in campionato è allo stato attuale fuori dal quarto posto. Il paradosso di una stagione che può essere fallimentare o magica, tuttavia nessuno lo ha capito, ma ordinaria inevitabilmente no. Che arriva dal 2-0 di Lisbona, ma anche da quattro giornate senza vittorie in Serie A, stasera la squadra nerazzurra ritrova il Monza ed è una serata che vale la Coppa Campioni. Non si può sbagliare, non tuttavia, non ora. Visto l’andazzo, si può dire che, per conquistare l’Europa, l’Inter debba immaginarsi di giocare in Europa.
Image:Getty
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