“Finalmente è atterrato l’aereo da Londra”. Il commento migliore è quello di Alessandro Bastoni, che sul terreno di gioco si gode il momento di Romelu Lukaku, come tutta l’Inter, e sotto i social del belga scherza su quanto Romelu ci abbia messo a tornare Big. Gol e partita super contro gli orobici, la prima da titolare insieme a Lautaro dal 19 marzo, dalla sconfitta contro la Juve che sembrava presagire un finale di stagione a tinte ben più cupe per Simone Inzaghi e i suoi.
Lukaku e Lautaro, che coppia. L’argentino, con il gol alla Divinità , è giunto a 20 gol in campionato: Osimhen è avvisato. Il belga ha raggiunto la doppia cifra pure in Serie A: un traguardo che a il signor punto dell’anno sembrava come minimo impensabile. Una coppia che farà discutere da qui alla finale di Istanbul, pure se finora le opzioni di Inzaghi, che a nella giornata odierna pare intenzionato a riproporre Dzeko, hanno sempre pagato.
-2 dal primo Conte. Da rilevare, nel feeling fra Lautaro e Lukaku, vi è pure un altro dato, combinato. La LuLa è stata la principale arma nel biennio firmato Conte e culminato con lo scudetto, ma pure con il saluto del salentino. Inzaghi, in estate, si aspettava di avere agli ordini una duplice bocca di fuoco della stessa gittata: l’infortunio di Lukaku lo ha privato per mesi di una simile possibilità, e nel frattempo Dzeko ha tenuto in piedi l’offensiva, meritandosi i gradi da titolare. A colpire è tuttavia il dato statistico aggiornato dopo la gara all’Atalanta: la rete di Lukaku è il sesto giunto in combinazione diretta – assist dell’uno, rete dell’altro – nella coppia. Significa che, nonostante tutte le complicazioni, la LuLa di Inzaghi, in combinato disposto, è ad appena due gol dalla prima versione di Conte, che chiuse a 8. E, pure se l’annata dello scudetto (11) rimane inarrivabile, viene il sospetto che il piacentino sia riuscito a sfruttare meglio la coppia rispetto al predecessore: per necessità e dopo facoltativamente, Lukaku e Lautaro hanno potuto giocare molti meno minuti insieme in questo anno, il rapporto con i gol segnati non è un dato da far passare in secondo piano.
Come rinunciare a Lukaku? Sullo sfondo, la questione di mercato. Il Chelsea non pare intenzionato a riproporre il prestito secco dell’anno in corso, l’Inter non precisamente propensa a investire poco meno di 26 milioni di euro lordi per una singola annata. Nel mezzo, la volontà di Lukaku, che ha chiara in mente l’idea di rimanere a Milano, e i tempi tecnici dell’affare. Se il belga tornerà davvero a Londra il 30 giugno, l’operazione-bis diventerà molto più complicata perché sarà assente il supporto fiscale dei benefici derivanti dall’applicazione del Decreto Crescita. Soldi distintamente, nel momento migliore di Lukaku, dopo tanta attesa, sorge spontanea una domanda: si può rinunciare davvero a uno in questo modo, ora che è tornato?
Image:Getty
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