13 risultati positivi su 15, Salernitana a segno da 12 gare di fila, stessi punti realizzati dal suo predecessore con diverse gare in meno pronto, Arechi inviolato da tre mesi, giocatori apparentemente fuori dai radar ma totalmente rivitalizzati, da +4 a +11 sulla zona retrocessione e partite di alto livello contro Milan, Inter, Napoli, Atalanta e Roma. Bastano questi numeri per certificare il lavoro strepitoso di Paulo Sousa, acclamato dai tifosi con tanto di coro nel post Udinese, amato dal gruppo, stimato da un DS che gli avrebbe affidato le chiavi della squadra già a settembre e ritenuto dalla società uno degli artefici principali della salvezza. Per il rinnovo dovrebbe essere questione di giorni. Proprietà e allenatore si sono incontrati venerdi sera a cena a Salerno; il patron Danilo Iervolino e il mister, affiancati dall’amministratore delegato Milan e dal DS Morgan De Sanctis, hanno parlato sicuramente del nuovo accordo ma in maggior misura dei progetti futuri. L’accordo è di due anni, come era già stato deciso verbalmente a febbraio allorchè arrivò invece di Davide Nicola il giorno dopo la disfatta di Verona. Ha percepito 450mila euro in questi cinque mesi mentre l’accordo biennale prevede un aumento fino a un milione e 200 mila euro a stagione più bonus legato al raggiungimento di determinati obiettivi. Come già anticipato nelle scorse settimane, la Salernitana potrà sciogliere gratuitamente l’accordo dopo un anno mentre l’allenatore (o l’eventuale società interessata) dovrebbe pagare una “penale” di un milione.
Sono solo ipotesi e cavilli, a onor del vero. Perché fra le varie componenti si è instaurato un rapporto di grande stima, amicizia e collaborazione. Sousa ha chiesto di riconfermare buona parte dei calciatori attualmente in rosa, vorrà parlare in prima persona con Boulaye Dia per convincerlo a rimanere e si aspetta due di esterni offensivi per lavorare su un nuovo sistema di gioco. 4-3-3 o 3-4-3? Si vedrà . Intanto sabato prossimo si proverà a chiudere la stagione con altri primato, l’obiettivo è vincere la prima gara esterna della sua gestione, toccare quota 45 punti e far gol per la tredicesima partita di fila. Nessuno ha fatto meglio in A.
Image:Getty
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