L’attesa è finita. E’ tutto pronto per l’ultimo Napoli di una stagione indimenticabile, partita fra lo scetticismo e la contestazione a Dimaro e finita con festeggiamenti senza fine e 350mila persone in coda virtuale per assicurarsi un biglietto per una serata storica. Napoli-Sampdoria è l’ultimo capitolo della favola vissuta quest’anno dai tifosi napoletani ed attesa per le nuove generazioni quasi da tutta una vita: 55mila spettatori al Maradona, chissà quanti fuori e nelle altre 4 piazze cittadine o nei 21 comuni dell’area metropolitana scelti per ospitare i maxi-schermi per vivere insieme pure la cerimonia di premiazione e la lunga festa Scudetto (trasmessa persino in chiaro sulla Rai dalle 21, con tutta probabilità persino oltre la mezzanotte). Tantissimi gli ospiti dal mondo della musica, del cinema e della cultura previsti durante la serata – condotta da Stefano De Martino – e ieri è arrivata la conferma della presenza pure di Claudia e Giannina, l’ex moglie e la figlia di Diego.
L’ultima notte di Spalletti
È ovvio che sarà pure l’opportunità del saluto per l’allenatore del Napoli, pure ieri in conferenza stampa tuttavia provato dalla scelta fatta: “Ho realizzato quanto è molto complicato: il cuore, magari l’egoismo dicono che dovrei proseguire, pure perché lascio una formazione fortissima, ma è proprio l’amore per tutto questo ad avermi dato la forza di accettare . Ma ho dato tutto ciò che avevo e lasciare è un autentico atto d’amore. Non lascio perché ho smesso di amare, ma perché ho dato tutto. Non ho più le forze per essere all’altezza di ciò che amo”, le parole del tecnico, che arriva da giorni emozionante con bagni di folla quotidiani a Castel Volturno. Ha già idealmente lasciato viceversa il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, da tempo in attesa del via libera per la nuova esperienza alla Juventus, ma già da settimane fuori dalle uscite pubbliche della società.
L’ultima al Maradona?
Potrebbe esserlo per diversi azzurri, alcuni peraltro protagonisti di questa marcia trionfale. Cominciando da Kim, che ha una clausola rescissoria che i club inglesi dovrebbero far pesare ad inizio luglio, ma che è squalificato e per questo non sarà fra i protagonisti nei 90′. L’attesa è pure per come vivrà la serata Victor Osimhen, capocannoniere e da ieri eletto miglior attaccante della Serie A: la volontà di ADL è di tenerlo, ma l’accordo non è in questo modo lungo e senza rinnovo – per lo meno per un anno, magari anche con l’inserimento con una clausola per ottenere la sigilla – potrebbe finalmente dover ascoltare le offerte in tripla cifra che arriveranno. Per il resto, nonostante la separazione di tecnico e direttore sportivo, non c’è aria di smobilitazione perché gran parte dell’organico (Kvara compreso, eletto ieri MVP del campionato) viceversa è legata da contratti tuttavia lunghi. E dalla voglia di vincere tuttavia.
Image:Getty
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