Luciano Spalletti ha salutato Napoli da campione d’Italia e nella giornata odierna è tornato nella città che lo ha incoronato per ricevere il premio Artis Suavitas. Durante la cerimonia, l’ex allenatore degli azzurri è tornato sulla parentesi partenopea: “Napoli è stata l’Università della mia vita. Vivere la città in questo modo intimamente mi ha avvicinato a un patrimonio enorme, fatto di tante cose, a partire dagli stessi napoletani. Non so se sono diventato immortale come dite, so come mi ha fatto sentire Napoli. Ho vissuto momenti bellissimi che saranno sempre con me nelle mie notti insonni. So che questo premio è destinato a chi ha saputo divulgare cultura e conoscenza e vi posso dire in tutta sincerità che il fatto che sia io a riceverlo per certi versi mi imbarazza. Perché io qui ho fatto il pieno di cultura e di conoscenze, io qui ho avuto più di quanto abbia dato”.
Tuttavia Spalletti sul premio.
“So pure che questo premio va a chi si è impegnato per conquistare obiettivi importanti e allora posso dirvi, con altrettanta sincerità, di sentirmi completamente a mio agio, perché vi garantisco che ho dato tutto me stesso affinché la bellezza di Napoli potesse arrivare in quanti più luoghi possibili del pianeta”.
Il ricordo lasciato nei napoletani.
“Non so se sono diventato immortale come dite, so come mi ha fatto sentire Napoli. Ho vissuto momenti bellissimi che saranno sempre con me nelle mie notti insonni. Di Napoli mi mancherà il contatto con la qualità dei napoletani. Loro sono quelli che possono dare la qualità per conquistare ogni risultato”.
Image:Getty
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