Il Milan si trova dinanzi a una sessione di mercato in cui sarà chiamato a intervenire con decisione in diversi reparti, con la finalità di cambiare le carte al servizio del proprio tecnico Pioli e di revitalizzare un reparto che nell’ultima stagione non sempre ha risposto presente. Fra i profili seguiti ha assunto forza nelle ultime ore quello di Alvaro Morata: quello dello spagnolo, d’altronde, è un nome che in Italia già conosciamo bene.
Ha vestito due volte la maglia della Juventus, sempre per parentesi biennali alle quali ha seguito un approdo a Madrid (prima il ritorno al Real, in seguito quello all’Atletico) e nelle quali è stato prima protagonista dei grandi successi sul terreno di gioco nazionale della Signora e pure autore dell’illusorio gol nella finale di Champions persa col Barcellona, oltre che di centri pesanti per quanto magari non in questo modo frequenti. Complessivamente, 185 apparizioni in bianconero con 59 gol segnati e 39 assist realizzati.
Dall’estate 2022 Morata è ma tornato un giocatore dell’Atletico Madrid e nella stagione conclusa ufficialmente solo da pochi giorni, è stato un giocatore centrale nel progetto tecnico di Simeone. Un totale di 45 presenze nel club, di cui una trentina da titolare, e 15 gol. Una media complessiva di una segnatura ogni 166 minuti, che scende a 145′ se si considerano solamente la Liga e la Coppa del Re. Ad abbassare la media, gli zero centri in Champions, ma pure forse un sistema di gioco che non esalta le caratteristiche principali dei calciatori offensivi, come pure lui. A Pioli, nel caso, il compito di studiare un modo utile per farlo rendere al top.
Image:Getty
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