21.21 – Dopo Aouar in conferenza stampa si presenta l’allenatore della Salernitana, Sousa. Appresso le sue parole:
Che cosa ti è piaciuto e cosa no del match odierno?
“Mi è piaciuto tantissimo l’impegno dei ragazzi, era una partita difficile, abbiamo trovato difficoltà dapprima nel trovare le misure di pressione, abbiamo preso la decisione di gestire Pasquale pressando il braccetto sinistro. Ha avuto difficoltà sia per poca freschezza, ma pure per le distanze, dopo abbiamo migliorato, nell’intervallo abbiamo cambiato e la squadra è stata più equilibrata, senza soffrire tanto. Abbiamo lasciato troppo gli attaccanti dietro le spalle dei nostri calciatori, con la qualità tecnica dei calciatori della Roma che hanno cercato di mettere il pallone alle spalle dell’ultimo centrale che ci ha creato difficoltà. Dopo abbiamo creato diverse difficoltà in costruzione, la Roma ha tentato di trovare di chiudere il nostro corridoio destro, Giulio è stato bravissimo nella costruzione bassa come pure Lassa, abbiamo avuto superiorità numerica. Il primo gol è bellissimo, siamo riusciti sempre a trovare gli spazi e questo ha creato loro molta difficoltà. Ciò che mi è piaciuto di meno sono due cose: il risultato, perché sul secondo gol mi dicono che non fosse calcio d’angolo, dopo c’era bisogno di freschezza nell’attacco per poter spingere e non abbassare il blocco come è successo nell’ultimo periodo, allorchè la Roma ha fatto 4 cambi per portare più uomini dentro la nostra area. In quel momento lì, con calciatori freschi dinanzi, avevano più possibilità di spingere e potevamo fare più male”.
Dopo Frosinone aveva detto che non sarebbe stato l’inizio che si aspettava. È stato l’inizio che si aspettava?
“Ricordo ciò che abbiamo detto ieri. Allorchè c’è un buon risultato tutto è bellissimo, con un risultato diverso la dimanda sarebbe andata in un’altra direzione. In tutte le squadre ove sono stato abbiamo costruito questa cultura collettiva dell’impegno, vedi calciatori di 27 anni che spingono 30-40 metri per chiudere dentro la nostra area ed è l’esempio”.
Candreva è in “media Dia”, è uno dei giocatori di centrocampo offensivi più importanti che ha avuto modo di allenare? Lo consiglierebbe a Spalletti per la nazionale?
“L’ho visto poco come metodista offensivo, vedo un ragazzo entusiasta complessivamente ciò che fa, è motivato, il ruolo che occupa in rosa, le dinamiche della squadra lo rendono contento e allorchè sei contento fai il meglio possibile. Mi auguro che sia contento per tanto tempo”.
Image:Getty
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