“Una formazione che deve salvarsi deve nella maniera più assoluta partire bene in campionato. Contro l’Udinese sarà una partita molto difficile e per vincerla abbiamo bisogno dei nostri tifosi, la connessione con loro è vitale e la scorsa stagione l’abbiamo vinta pure grazie all’apporto della gente”. Parole e musica di Paulo Sousa che ieri, in conferenza stampa, ha rimarcato l’importanza di incamerare punti in questa prima fase di stagione per gestire al meglio le risorse in corso d’opera e per evitare di arrivare ad aprile-maggio in una situazione di pericolo. Date uno sguardo al calendario della Salernitana nelle ultime sei giornate e capirete cosa intendiamo dire, è sufficiente pensare che i granata affronteranno in trasferta e in rapida successione Lazio, Juventus e Milan. Ad ogni modo il pareggio di Roma per 2-2 rappresenta un bel bigliettino da visita, al netto di lacune che il mercato dovrà colmare prossimamente. All’appello vengono a mancare un forte centrale di difesa, un metodista e, in maggior misura, un giocatore d’attacco. Ieri l’allenatore è stato chiaro: Stewart e Ikwamesi sono due scommesse che hanno bisogno di tempo (il primo non è stato nemmeno convocato e già si ipotizza un prestito a gennaio se non dovesse trovare spazio), Botheim ha grosse difficoltà in fase realizzativa, Valencia è virtualmente fuori rosa e Dia, per Sousa, rende meglio da trequartista. Il messaggio, dunque, è chiaro e tutto scaturirà dalla bravura del DS e dalla disponibilità economica del patron Iervolino che, ad nella giornata odierna, ha più che dimezzato il budget puntando su giovani di belle speranze a titolo temporaneo e a basso costo senza rimpiazzare con gente altrettanto esperta i partenti Vilhena e Piatek. Uno che il tecnico avrebbe trattenuto volentieri.
Nella giornata odierna, tuttavia, si gioca e sarebbe importante muovere la classifica. Siamo appena alla seconda giornata, ma le dirette concorrenti lanciano segnali e bisogna tenere il passo. Il Lecce – prossimo avversario – ha fermato Lazio e Fiorentina con due ottime rimonte, il Verona ha battuto Empoli e Roma, il Genoa ha espugnato l’Olimpico, il Monza ha trovato il successo con l’Empoli come pure il Frosinone con i bergamaschi dopo aver messo in imbarazzo i campioni d’Italia del Napoli. Andare al Via del Mare domenica sera con 4 punti sarebbe davvero manna dal cielo, occhio ma all’Udinese che ha perso pure Beto dopo Becao e Pereyra, priva degli infortunati Masina e Deulofeu ma sempre pericolosa, forte fisicamente e tatticamente camaleontica. Al netto di un meteo incerto, di un orario scomodissimo, della chiusura di un settore popolare e dei prezzi alti applicati dal club, sugli spalti la botta d’occhio sarà di quelli importanti: attesi 20mila spettatori, una componente che a Salerno ha sempre inciso e molte volte fatto la differenza. E proprio al fattore Arechi e all’importanza del pubblico che la Salernitana si aggrappa per costruire la terza salvezza di fila.
Image:Getty
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