È stata un’altra estate ove Domenico Berardi è stato al centro del mercato, delle chiacchiere, delle voci, dei rumors. E in seguito è rimasto al Sassuolo. Doveva andare alla Juventus per completare il tridente di Massimiliano Allegri, che lo ha seguito, che ci ha provato. La dirigenza ha studiato tutte le strade possibili per dare ai bianconeri un’alternativa tattica all’attuale 3-5-2 ma non è stato possibile replicare un’operazione alla Locatelli e in conclusione della fiera, per la deadline segnata dal Sassuolo al 17 agosto, la dirigenza neroverde ha pure alzato la voce verso della Vecchia Signora. Prima Berardi è stato un nome caldo per la Lazio, desiderio diretto di Maurizio Sarri. Non è andata in porto per questione di soldi, ça va sans dire. Ci ha fatto un pensiero la Fiorentina, con forza, pare pure il Napoli, ma in conclusione del mercato, Berardi è tuttavia neroverde.
Anno nuovo, vita nuova. Ma tocca convincere Spalletti
Fuori in Coppa Italia contro il Cosenza, out contro Atalanta e Napoli, Berardi è tornato l’ultimo giorno di mercato per dare pure un segnale ai calciatori neroverdi e all’ambiente. Tutti necessari, Berardi forse un po’ in maggior misura, ma nessuno con trattamenti di favore. In questo modo è rientrato col Frosinone e s’è visto: prestazione magistrale, due gol, applausi e amore ritrovato, forse mai andato, ma desideri d’addio tuttavia messi per ora di nuovo nel cassetto. Del domani non c’è certezza, o per lo meno c’è quella che tornerà a essere uomo mercato. E magari anche in Nazionale, considerato che è rimasto fuori dai primi convocati della storia di Luciano Spalletti. Fuori dalla scorsa stagione, praticamente il ct non ha voluto chiamarlo vista la sua recente inattività. Pure se la partita del week-end racconta una storia diversa. Berardi c’è. Tuttavia, in neroverde. Ed era già pronto per l’Italia.
Image:Getty
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