Pierluigi Gollini, portiere del Napoli, ha rilasciato una conversazione ai canali ufficiali del club azzurro, disquisendo della musica, sua altra passione oltre al calcio: “In Italia c’è tanto pregiudizio. Odio questa cosa che dal parere culturale se uno fa musica non può fare l’atleta a certi livelli, che determinate passioni siano viste in modo negativo. In America è normale che lo faccia un giocatore di basket o di NFL. La musica è una forma d’arte, non deve esserci timore”.
Che cosa ricorda della festa Scudetto e delle esibizioni di Geolier e Liberato?
“Era un momento talmente emozionante che cercavo di godermelo. Le loro due esibizioni sono quelle che mi sono goduto in maggior misura. Allorchè Geolier suonava noi eravamo giù, ho sentito che toccava a lui e sono venuto su per guardarla. Con Liberato eravamo tutti sul terreno di gioco. E’ stata magia, momenti che mi porterò definitivamente. Più passerà il tempo più ci renderemo conto di quanto è stato speciale”.
Ove si vede allorchè smetterà di fare il portiere?
“Sinceramente la strada della musica non credo, ma non so se seguirò la strada del calcio. Ad nella giornata odierna non mi vedo molto nel mondo del calcio allorchè smetto. La musica è la mia passione dopo il calcio. Ho un’etichetta, aiuto dei ragazzi a prodursi, quello se potrò continuerò a farlo”.
Image:Getty
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