Lionel Scaloni anticipa l’Italia. E lo fa quasi sistematicamente, convocando i calciatori con doppia nazionalità italiana al fine di valutarli per dopo, eventualmente, metterli sul terreno di gioco. In questo modo fra le convocazioni di questo giro di gare qualificatorie ce ne sono tre che potrebbero essere chiamato dall’Italia e che Scaloni vorrebbe avere valutare. Due li ha già avuti in rosa, cioè Lucas Beltran della Fiorentina e Bruno Zapelli, giocatore della fascia centrale del campo dell’Atletico Paranaense. È plausibile che il commissario tecnico voglia pure farli giocare una partita ufficiale, togliendoli dalla rosa dei possibili convocabili con la casacca azzurra. Sulla scia di quanto successo con Retegui, l’intenzione è quella di non perdere altri profili interessanti.
Pure perché sta succedendo tuttavia per Soulè. Situazione particolare quella dello juventino, attualmente a titolo temporaneo al Frosinone: è entrato nei preconvocati per il Mondiale in Qatar, dopo vinto. Dopo è stato dimenticato da Scaloni e adesso potrebbe pertanto essere chiamato da Roberto Mancini, sull’onda delle ottime prestazioni che sta avendo in Ciociaria. E questo potrebbe portare pure a una scelta di un cambio di idea. Attenzione dopo a Marcos Senesi, difensore del Bournemouth, che ha rifiutato la convocazione di Mancini perché si sentiva argentino. Peccato che dopo Scaloni si sia dimenticato di lui.
Fra gli altri “italiani” ci sono stati pure Valentin e Franco Carboni, forse giudicati inesperti per il livello. Dopo Luka Romero e Facundo Buonanotte, pure loro giovanissimi e con tutta probabilità considerati acerbi pure da Spalletti, dunque tuttavia indietro nel programma di selezione. In questa chiave è da concepire la chiamata di Marco Pellegrino del Milan: gioca in Italia, può avere un’evoluzione rapida, è convocabile dall’Italia. Meglio prevenire che curare, deve aver pensato Scaloni.
Image:Getty
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