Una sconfitta che brucia. Una sconfitta che fa male per come è arrivata. Con la rete all’87’ e viziato da un tocco di braccio da parte di Pulisic non ravveduto dal signor Piccinini né dal VAR che non ha avuto immagini certe dell’impatto fra il braccio dello statunitense e la sfera. Il Genoa combatte fino in ultimo, dinanzi ai soliti 33mila del “Ferraris”, ma dopo lunghi sforzi esce battuto. Una partita pazza, una partita infinita. 105 minuti o giù di lì, praticamente una volta supplementare a causa delle tante interruzioni e di un finale che fra le altre cose (rosso prima a Maignan con Giroud in porta e dopo rosso a Martinez) i rossoblu colpire una traversa con Gudmundsson.
Sconfitta che porta coscienza
Scrociasti ad ogni modo gli applausi che piovono dalle gradinate di Marassi per la squadra di Alberto Gilardino, accolta sul terreno di gioco da una coreografia che non ha coinvolto soltanto la Gradinata Nord ma pure la Sud, ribattezzata quest’anno la Gradinata Zena, e i Distinti quasi ad abbracciare idealmente gli undici sul terreno di gioco. Una sconfitta che brucia ma che porta pure coscienza che i rossoblu possono giocarsela pure con avversari sulla carta decisamente con un tasso tecnico superiore. E’ successo contro il Napoli, pareggio nel finale da 2-0 a 2-2, contro la Roma, schiantata per 4-1 ed è accaduto ieri in serata con un ko di misura giunto dopo un episodio controverso.
La delusione di Zangrillo
Rabbia, delusione. Ma pure orgoglio per la prestazione della sua squadra. Sono sentimenti contrastanti quelli che prova Alberto Zangrillo. E’ effettivamente il patron del Grifone a scendere negli spogliatoi e parlare con la stampa invece di mister Gilardino “sennò prende una squalifica”. “Ragionevolezza e buonsenso” nel valutare gli episodi chiede il portiere rossoblu. Il riferimento è all’episodio che ha cambiato l’incontro ma pure all’intervento “fra carotide e trachea” di Maignan dopo visto tramite l’on-field review. Ma pure gratificazione per la prestazione dei suoi ragazzi: “Usciamo con onore dinanzi ad un grandissimo pubblico (…). Sono molto orgoglioso e dico grazie ai miei ragazzi”.
Image:Getty
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