Il pareggio interno col Bologna, giunto alla fine di una gara che sembrava chiusa in partenza ha riacceso vecchi timori in casa Inter. Nonostante la rotonda vittoria nel derby, la squadra di Simone Inzaghi è arrivata alla sosta da seconda in classifica, con due punti di ritardo rispetto al Milan capolista. Un piazzamento soddisfacente, con trenta giornate tuttavia da disputare, ma che non lascia del tutto sereni i tifosi: la corsa alla seconda stella è appena iniziata, con la Juventus come terza incomoda, e i due campionati precedenti non sono certo stati dimenticati.
Inzaghi è un allenatore da scudetto? È la domanda alla quale l’allenatore piacentino deve rispondere in questa annata. Non obbligato a trionfare, per carità, ma a competere davvero sì: due anni fa, la sua Inter si è messa i bastoni fra le ruote da sola; nell’anno scorso, la cavalcata del Napoli ha azzerato la concorrenza, ma sono stati proprio i nerazzurri l’unica squadra a dare, a il signor punto, l’impressione di poterci come minimo provare. E viceversa hanno mollato, negando agli azzurri di Spalletti quella pressione psicologica che, chissà, avrebbe pure potuto cambiare la storia del campionato. Con qualche interrogativo sull’attacco – dovranno rispondere Arnautovic e Sanchez, improbabile che la società intervenga a gennaio – e tante altre domande sulla tenuta nel lungo periodo.
È il miglior avvio di Inzaghi. Neanche il Conte dello scudetto aveva marciato a questa velocità, dopo otto giornate. Detto che ogni stagione fa storia a sé, il confronto fra il campionato in corso e i quattro precedenti fa sorridere l’Inter e l’allenatore piacentino. Inzaghi ha sette punti in più rispetto allo scorso campionato e due rispetto alla sua prima annata interista; addirittura quattro in più del Conte che vinse lo scudetto. Cede il passo – ma è andato in gol ancora – solo nel caso in cui si guarda la prima annata del tecnico salentino. Tornando all’anno dell’ultimo scudetto della Beneamata, la differenza, più dell’avvio, la fece il filotto seguito all’eliminazione dalle competizioni europee. Quest’ultima non se la augura nessuno, dalle parti della Pinetina, ma una continuità di risultati come quella, nel momento clou dell’anno, certo che sì. Al momento opportuno di motivi per sorridere: se lo scorso anno il Napoli era primo sia all’ottava (ma con i bergamaschi) che alla trentottesima giornata, non altrettanto può dirsi dei campionati precedenti. Nel 2021/2022, adesso della Serie A, primeggiava proprio la formazione azzurra, che in seguito non l’avrebbe vinto; idem nel 2020/2021, allorchè in testa dopo otto partite si trovava il Milan, in seguito destinato a cedere il passo.Morale della favola? È troppo presto. Sia per fasciarsi la testa, in casa Inter. Sia per dire che Inzaghi possa davvero vincere lo scudetto.
Inter dopo 8 giornate
2023/2024 – Inzaghi
Punti: 19
Gol fatti: 21
Gol subiti: 5
Vittorie: 6
Pareggi: 1
Sconfitte: 1
Scontri diretti vinti: 2/2*
Image:Getty
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