Luciano Spalletti, ct dell’Italia, è tornato a parlare nell’intervista concessa a Rai Sport di ciò che è successo in Serie A con lo scandalo scommesse e più in generale dei giocatori che sembrano essere coinvolti: “Un’altra notte insonne ad amare o a soffrire per il calcio. Questa è stata di sofferenza per l’amarezza di ciò che è successo. Ne hanno già parlato Gravina ed Abodi, i discorsi sono quelli…”.
Spalletti dimostra grande umanità e comprensione: “Siamo dispiaciuti per ciò che è successo, siamo vicini a loro e lo saremo pure fra qualche giorno allorchè abbasseranno i fari da cui sono puntati. In seguito faremo del nostro meglio per fare il nostro dovere di persone corrette, perché tutti possono sbagliare e con tutta probabilità tutti abbiamo commesso errori allorchè eravamo più giovani. C’è da fare effettivamente questa istruzione perché è una tentazione che vedo che nasce in parecchi e che porta alla perdizione. Si perdono tutti i valori, si diventa con tutta probabilità persone differenti da quelle che dovremmo essere, perdiamo di vista delle cose che diventano indispensabile per un rispetto della vita”.
L’intervista a Spalletti è dopo proseguita: “I giocatori devono sapere che sono personaggi famosi e che ci sono altre tipologie e altre professioni ove si diventa altrettanto famosi andando a spiare, andando ad osservare ciò che sono i comportamenti dei personaggi famosi: sciacallare un po’ su ciò che loro fanno per avere altra pubblicità. Questo fa parte di avere delle conoscenze di ciò che sei e in che contesto vivi. Perché se non ce la fai ad essere una persona di valore, se non ce la fai a resistere a queste tentazioni, perlomeno devi usare il ragionamento, l’intelligenza di andare a sfogare queste tue necessità personali in qualche cosa che non disturbi la tua professione, la tua possibilità di vivere una vita importante”.
Image:Getty
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