Sconfitta contro l’Empoli, tre pareggi casalinghi contro Udinese, Frosinone e Cagliari, ko a Lecce alla terza giornata. Negli scontri diretti non è andata molto bene alla Salernitana che, al netto delle promesse e delle premesse di inizio stagione, si ritrova relegata nei bassifondi della classifica con zero vittorie, peggior difesa e appena 5 successi complessivi complessivamente il 2023. Dati che dovrebbero far riflettere e problematiche che richiederebbero una spiegazione. C’è chi pensa sia colpa di Paulo Sousa, chi della preparazione sbagliata, chi – come Ivan Radovanovic – punta il dito sulla scelta di smantellare la squadra che conquistò la salvezza miracolosa nel 2022, chi è viceversa convinto che una rosa che ha fatto grandi cose fino a maggio non possa aver improvvisamente dimenticato come si giochi a calcio e che basti dunque una scintilla per rientrare in gioco.
Domani, tuttavia, a Genova non si potrà sbagliare. Gara difficile, contro un avversario forte, motivato, ben allenato e spinto da un pubblico eccezionale. Ma è l’ultimo scontro diretto prima di una serie di partite altamente proibitive come quelle contro Napoli, Lazio, Juventus, Fiorentina e Atalanta, inframezzate da confronti ostici con Sassuolo e Bologna. Vietato sbagliare, dunque. Perchè giocare il derby con gli azzurri il 4 novembre ultimi o penultimi in classifica acuirebbe tensione e malumore da parte di un pubblico che, ad ogni modo, non farà mancare il proprio apporto. Saranno in 800 circa a Marassi, di venerdì sera e in un periodo complesso per la Bersagliera: ad adesso Salerno è terza in Italia per presenze sul terreno di gioco esterno, in Europa poche fra le medio-piccole reggono il passo della torcida granata.
Quanto alla formazione, il dubbio modulo sarà sciolto nella rifinitura di domani. 4-3-3 o 3-5-2? Non è da escludere che il mister possa optare per una formazione all’inizio concreta e difensiva, con Daniliuc esterno destro bloccato e Mazzocchi dirottato a sinistra invece di Bradaric. Al centro scalpita Pirola, pronto a formare un terzetto complementare con Fazio e Gyomber. A centrocampo sono sicuri di una maglia Maggiore e Coulibaly, vedremo se ci sarà il rientro in cabina di regia di Bohinen o se si opterà per una mezzala di inserimento. Occhio a Candreva che, col 3-5-2, potrebbe partire dalla panchina e dare il suo contributo nel secondo tempo. Nelle ultime settimane pure l’ex Inter non è apparso brillantissimo. Dinanzi è verosimile immaginare la presenza di una seconda punta fisicamente forte al fianco di Dia: Ikwuemesi è favorito su Stewart, nella giornata odierna sapremo se Simy sarà inserito in lista dopo 20 giorni di lavoro in gruppo e con Inzaghi che spinge per il reintegro.
Image:Getty
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