La sezione Aia di Napoli celebra nella giornata odierna il centenario e per l’opportunità è andata in scena una festa nel capoluogo campano. A margine, l’assistente, Ciro Carbone, ha proferito nell’intervista concessa a Sky Sport, tornando pure sul fuorigioco di Moise Kean in Juventus-Hellas Verona, con soltanto un tacchetto del centravanti bianconero in offside: “L’introduzione del fuorigioco semiautomatico certifica situazioni di millesimo, è successo pure nella gara ove ero presente io, ove non ho visto il fuorigioco di un tacchetto. Viviamo tutto con grandissima serenità”.
Come la prende un assistente allorchè gli viene detto che magari ha sbagliato valutazione per un tacchetto?
“Allorchè ci dicono, durante la gara, che c’è da fare un overrule per fuorigioco non viene riferito di quanto sia in fuorigioco la posizione, hai un feeling con il campo, pensi sia di poco, ma potrebbe pertanto essere pure uno sbaglio grosso. In seguito allorchè al termine della gara vedi un tacchetto allora ti puoi sentire pure orgoglioso di non averlo visto, sei umano ed è comprensibile”.
Tornando al fuorigioco semiautomatico, cosa ne pensa?
“È un finto problema, nel senso che il ruolo dell’assistente nella giornata odierna diventa sempre più moderno, è un collaboratore dell’arbitro. C’è una grande team work, in tante situazioni si ragiona insieme, sulle ammonizioni, sui falli. L’arbitro è il leader, ma c’è una collaborazione e molte volte l’assistente non è visibile”.
Image:Getty
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