Uno dei grandi protagonisti del successo di ieri della Juventus sul Cagliari è sicuro Daniele Rugani, non solo per la rete del 2-0 realizzato. Il suo agente Davide Torchia ha conversato del momento del difensore ai microfoni dei colleghi di TuttoJuve.com:
E’ la miglior versione di Rugani fin dal momento in cui gioca nella Juventus?
“No, questo non posso dirlo. Ha sempre fatto delle buonissime prestazioni nel corso degli anni, ma si tende a dimenticare. Non è che stiamo scoprendo un giocatore che era andato male e adesso va alla grande, lui ha sempre giocato bene. Non era mai riuscito ad avere continuità per via dei grandi campioni presenti in rosa, perché questo è stato lo scopo indispensabile, ora tuttavia sta sfruttando al massimo l’occasione e la fiducia che gli viene concessa. Un po’ come era accaduto la passata stagione: la riconferma gli era valsa per le sue buone performance di alto livello, più per la qualità che per la quantità”.
Gli elogi che adesso arrivano dai tifosi, gli stessi che mesi e mesi fa non parlavano molto bene di Rugani, come li sta vivendo? Sono per lui una sorta di rivincita verso di chi lo ha sempre criticato?
“Non c’è nessuna rivincita, nel senso più assoluto. L’essere apprezzato per le sue qualità e dimostrare a tutti che hai lavorato e meriti la Juventus, è una spinta in più e può essere un appagamento momentaneo. In che senso? E’ come una pacca sulla spalla, ma a maggior ragione deve migliorare a far bene come quelle che sono le aspettative. Forse qualcuno che si definisce un addetto ai lavori doveva prestare più attenzione, ma per i tifosi no”.
Spera che queste prestazioni possano convincere il ct Spalletti a convocarlo per l’Europeo che si disputerà il prossimo anno in Germania?
“In questo caso si dicono sempre le stesse cose, che non è retorica ma è realtà: Daniele, giovanissimo, ha giocato in Nazionale maggiore, dopo è stato sfortunato perché in quegli anni ci sono stati molti avvicendamenti in panchina e per questo sono state fatte delle scelte diverse. Questo sogno lo hai a 18 come a 38, è corretto che sia in questo modo. Logicamente, tuttavia, non devi avere la presunzione di ottenere la convocazione per giudizio divino, pure perché c’è tanta concorrenza nel ruolo. Il tecnico fa le sue scelte con il massimo della serenità, noi non abbiamo nessun problema. L’importante è farsi attenzionare, questo è ciò che può fare . Spalletti è sempre stato molto attento e farà quel che riterrà corretto. Se a qualcuno può venire quest’idea in mente, significa che qualche obiettivo può esser stato raggiunto”.
Image:Getty
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