Passano i mesi, ora mai si può dire pure gli anni, si alternano gli allenatori sulla panchina dell’Udinese ma per il giovane Simone Pafundi non è tuttavia giunto il momento desiderato, quello del lancio e della permanenza in pianta stabile addentro della prima squadra friulana. Talento classe 2006 e tuttavia giovanissimo, è già tuttavia da tempo sulla bocca di tutti: “colpa” del ct Mancini, che come con Zaniolo provò ad anticipare i tempi del club convocandolo in Nazionale maggiore allorchè tuttavia era un perfetto sconosciuto per i più e non aveva ottenuto chissà quale spazio in quel di Udine.
“Pafundi e tutti gli altri”, spiegò Mancini durante una conferenza stampa a Coverciano allorchè gli fu chiesta una ratio tecnica dietro alla bizzarra chiamata. A differenza di Zaniolo, che Di Francesco trasformò in giocatore da prima squadra per la Roma a stretto giro di posta, il percorso di Pafundi suggerito dall’azzurro sta prendendo più tempo. C’era la certezza che con il ritorno in panchina di Cioffi potesse iniziare un’avventura 2.0 all’Udinese per il baby attaccante, ma le sensazioni non hanno trovato finora grandi riscontri.
E mentre intanto l’avvento di Spalletti da commissario tecnico lo ha nei fatti “retrocesso” nelle nazionali under, con tutta probabilità il suo habitat corretto ad nella giornata odierna e finché non vivrà il desiderato a lungo balzo in avanti, in questo anno Pafundi ha totalizzato un’oretta sul terreno di gioco con l’Udinese, due subentri, di cui appena 7 minuti in Serie A. Tuttavia nemmeno maggiorenne e poco inquadrato come rulo, Pafundi è tuttavia già un profilo chiacchieratissimo e a gennaio non potrà che guardarsi attorno, visti i desideri di trovare maggior spazio. Un prestito, pure all’estero, potrebbe pertanto essere la soluzione ideale per accendere la scintilla.
Intanto il suo allenatore Cioffi prova a travestirsi da pompiere e getta acqua sul fuoco. Interrogato dopo il pesante 4-0 rimediato a San Siro, l’allenatore dei friulani ha provato a chiudere la polemica: “Scelta tecnica e secondo il mio parere tutte queste domande su Pafundi non lo aiutano. Io sono pagato per fare delle scelte e le mie scelte non vedono Simone titolare. Non discuto il talento, se lui ha pazienza è il benvenuto; se non ha pazienza e deve diventare un caso Pafundi annoiate me e non fate bene a lui”. Dritto e deciso al punto, ma tutti le perplessità sopraelencati, se niente cambierà, non potranno che restare tali.
Image:Getty
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