Il ct della Slovacchia Francesco Calzona nell’intervista concessa a TvPlay ha conversato pure del mentore Maurizio Sarri e del momento non superlativo della sua Lazio: “La complicazione della Lazio è stato il secondo posto dell’anno scorso. Il valore della squadra forse non era in questo modo importante ma varie vicissitudini hanno fatto sì che i biancocelesti siano riusciti a posizionarsi in questo modo su. La Lazio deve sognare di arrivare fra le prime quattro. Forse le aspettative si sono molto alzate creando in seguito un po’ di delusione. Sono a 4 punti dal quarto posto e sono passati agli ottavi di Champions. Non è un’annata fallimentare e bisogna valutare le squadre pure sotto altri aspetti”.
Sul proprio percorso: “Lavorare con grandi tecnici come Sarri, Spalletti e Di Francesco è stata una grande scuola. Lavorare per 15 anni da assistente mi ha aiutato veramente tanto. Non ho avuto problemi a farmi accettare perché con questi allenatori ho sempre lavorato sul campo e mi sono confrontato con grandi campioni come a Napoli”.
Sulla Slovacchia: “L’ammissione all’Europeo è stata un’avventura molto difficile, ma è stato il coronamento di 14 mesi di duro lavoro. Allorchè giunsi ho trovato una Nazionale un po’ demotivata e depressa, difatti all’inizio ho avuto difficoltà a entrare nella loro testa, ma i ragazzi sono stati stupendi nel seguire le mie direttive e dopo lunghi sforzi ci siamo tolti delle belle soddisfazioni”.
Image:Getty
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