Danilo Iervolino non ci sta. Incassata la prima contestazione della sua gestione, il patron della Salernitana scende sul terreno di gioco, si mette sulla difensiva e attacca tutti pur assumendosi parzialmente le proprie responsabilità. Dito puntato contro i calciatori, principalmente. A poche ore dalla trasferta di Bergamo sulla carta già piuttosto proibitiva, la proprietà “scarica” il gruppo e si dice pronta ad una sorta di rivoluzione “perchè certi atteggiamenti non saranno più tollerati. Ho disquisito tre volte alla squadra, qualcuno non mi guardava nemmeno in faccia e ci sono ragazzi stranieri che non vogliono nemmeno apprendere la lingua. C’è chi fa mezza partita buona e va dal procuratore a chiedere rinnovi e aumenti, chi viene sostituito e manda a quel paese il tecnico. Da nella giornata odierna determinati comportamenti non saranno più tollerati: il pugno sarà durissimo e, per qualcuno, Salerno potrebbe pertanto essere la tomba calcistica”. Espressioni forti, dichiarazioni che la stragrande maggioranza dei giocatori non avrebbe apprezzato. Siamo dunque dinanzi ad un bivio: o la squadra tira fuori l’orgoglio e chiude al meglio un pessimo girone d’andata oppure ci potrebbe pertanto essere una spaccatura totale.
In quel caso, a rischio pure il mercato di gennaio. Altro che promesse e investimenti: Iervolino conferma il ridimensionamento, lascia intendere che non saranno fatte grosse spese e lega tutto alle partenze e agli incassi. “Dopo 4 sessioni passive, adesso voglio un calciomercato attivo” tuona il patron “in passato ho portato gente proveniente dal Benfica, dall’Inter, dall’Atalanta e dalla Juventus. Ho riscattato il terzo cannoniere della serie A, non ho ceduto quasi nessuno dei protagonisti dell’anno scorso e sono il patron in A che ha investito oltre. A questo punto è tempo di incassare, di far quadrare i conti. Sapendo che, perdendo le prossime 3-4 partite, sarà dura portare gente a Salerno. Il mercato di gennaio è molto complicato. E’ evidente, eppure, che fra difesa e centrocampo le cose non funzionino”.
Confermato che non ci saranno incontri con i tifosi e che saranno intraprese azioni legali verso di chi, sui social, è andato oltre con offese di ogni genere, Iervolino ha dopo rinnovato la propria fiducia al tecnico Inzaghi. Il mister avrà libero le prossime tre gare per blindare la propria posizione e ripagare la stima della proprietà. Dopo il colloquio avvenuto a Roma, è stata scelta una linea condivisa: pugno duro, sul terreno di gioco soltanto chi merita ed epurazioni eccellenti quasi raggiunto. I principali indiziati sono Antonio Candreva e Boulayè Dia che, fra due settimane, partirà per la coppa d’Africa con la garanzia di essere ceduto. Everton, Arsenal, Fiorentina, Milan e Roma: sono già cinque i top club che hanno bussato alla porta del procuratore per chiedere informazioni, costo del cartellino definito a 22 milioni di euro. Ma saranno in parecchi a lasciare Salerno: da Bronn a Botheim passando per Martegani, Lovato, Maggiore, Stewart e Sambia. Forse pure uno fra Mazzocchi, Coulibaly e Simy, senza dimenticare che tornerà alla base Mikael e sarà necessario trovare una soluzione per risparmiare l’oneroso ingaggio.
De Sanctis, per concludere, è a un passo dall’esonero ma molto scaturirà dalle strategie in ottica mercato. Se la Salernitana prenderà una decisione di intervenire massicciamente pure in entrata, è quasi certo che non sarà lui a condurre le operazioni. Sabatini tornerebbe volentieri, Petrachi è stato ufficialmente offerto e c’è sempre l’idea Foggia col quale, tuttavia, non c’è stato tuttavia alcun incontro ufficiale. Se viceversa ci si concentrerà esclusivamente sulle uscite, non è da escludere la permanenza dell’attuale direttore sportivo fino a giugno. “Ho detto a lui chiaramente che non sono soddisfatto. Sto pensando di assumere un direttore generale: prima temevo la contrapposizione fra le varie figure professionali, nella giornata odierna viceversa penso che qualche cosa si debba fare. I risultati sono quelli che contano, gli errori sono stati fatti. Troppi stranieri e classifica che non mi sarei mai aspettato” chiosa Iervolino, ricordando che “io non gli devo niente, è De Sanctis a dovermi dire grazie al pari di tutti coloro che lavorano per la Salernitana. Qui c’è una gestione verticale, con un patron a capo e parecchi dipendenti”. Insomma, clima caldissimo a Salerno con un calendario che prevede le partite con Atalanta, Milan, Verona, Juventus e Napoli. E’ la fine del sinallagma d’amore o soltanto una fase transitoria dettata dall’amarezza post Bologna?
Image:Getty
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