Il Napoli è ora mai in un tunnel che pare senza via d’uscita. Doveva essere la giornata della ripresa, dopo qualche timido segnale intravisto col Monza, i passi falsi di quasi tutte le rivali nella corsa al quarto posto ed in attesa dei rinforzi sul mercato, a Torino viceversa la squadra di Walter Mazzarri vive un altro psico-dramma, crollando al primo episodio avverso senza la minima capacità di reazione. Un’opportunità con Raspadori – la solita davanti al portiere che il Napoli da settimane puntualmente non concretizza – un’altra situazione con Zielinski e pochissimo altro, faticando a costruire dal basso e lanciando molte volte lungo in maniera goffa su Raspadori e Politano, prima di andare sotto per la (solita) disattenzione su una palla inattiva. Da lì il Napoli sparisce totalmente e Mazzarri (in tribuna per squalifica) non aiuta di certo con scelte incomprensibili, fino al rosso, il raddoppio ed un’ultima mezz’a questo punto umiliante in cui l’unico obiettivo diventa risparmiare i diffidati per evitare ulteriori assenze nella prossima partita..
L’inspiegabile cambio di Mazzocchi
Nel secondo tempo il primo cambio è proprio l’ultimo giunto. Invece di Di Lorenzo o Mario Rui? No, ma per Zielinski. Al di là dell’uscita del polacco, fra i peggiori sul terreno di gioco nella prima frazione di gioco, in quel momento, sotto nel punteggio e senza idee, l’attesa era tutta per Simeone ed il classico passaggio al 4-2-3-1 con Raspadori alle spalle del Cholito. La squadra dopo non ha neanche il tempo di sistemarsi – con tutta probabilità – con un 3-4-2-1 (con Politano e Kvara dentro al campo dietro Raspadori) – restando in 10 per l’intervento folle di Mazzocchi. Da quell’istante in dopo, subito il 2-0 col tiro da fuori di Vlasic, Mazzarri risparmia qualche titolare, inserendo paradossalmente prima il partente Zerbin e soltanto nel finale Lindstrom.
Tutti durante la preparazione estiva
Nel post-partita non c’è spazio per dichiarazioni, se non per quelle di circostanza del direttore sportivo Meluso che si scusa con i tifosi, fa muro su possibili decisioni sulla panchina di Walter Mazzarri e apre al ritiro. “Ci scusiamo con la nostra gente. Siamo dispiaciuti molto – le parole del direttore sportivo nel post – la squadra è irriconoscibile e parlavamo appunto di apportare subito correttivi per stimolare la squadra e provare a tornare a una normalità che non c’è pure per parecchi infortunati e giocatori che sono andati in Coppa d’Africa. Pure Politano e Juan Jesus non erano al top: non sono alibi, ma una cosa per commentare il momentaccio”. Sarà un lungo avvicinamento alla partita con la Salernitana in un clima come minimo da ultima spiaggia.
Image:Getty
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