Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro, ha disquisito al programma “Stasera C’è Cattelan” su Rai 2: “Dieci anni fa, allorchè venni qui ospite, nella mia testa avevo già pensato di smettere. Ritirarmi non è stato difficile perché allorchè lo senti dentro e sai ciò che vorrai fare nel dopo-carriera, la tua testa è proiettata al futuro e io avevo iniziato a metabolizzare. Dopo 41 anni di carriera era il momento di smettere, importante che abbia deciso io. Potevo seguitare, ma fare questo passo un po’ prima mi ha fatto star bene”, le parole riportate da fcinternews.it.
Avresti pensato di finire la carriera in Arabia Saudita?
“Sinceramente no perché io, stando all’Inter, ho avuto la fortuna di stare in una rosa molto competitiva europea. L’Inter per me è una famiglia, scelgo sempre il sentimento. Ci sono altre cose rilevanti che vanno oltre al lato economico”.
Ieri con Chiellini abbiamo parlato del campionato. Come si vive da dirigente un duello in questo modo?
“Ora non posso fare nulla. Sappiamo che si prevede una partita importante, è un torneo equilibrato. Tutte e due ci arriviamo bene, la risposta la darà il campo. Prepareremo l’incontro come abbiamo sempre fatto. Da giocatore dormivo tranquillamente la sera prima perché se il percorso preparatorio era corretto si pensava solo alla gara. Uno che non dormiva? Simeone”.
Vi siete sentiti?
“Ci sentiamo, per lui sarà una bella sorpresa. Torna a San Siro per la prima volta contro l’Inter. Conoscendo come sente le gare, sarà bello. Lui non dorme alla vigilia, lo vedete in panchina come si agita”.
Image:Getty
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