Nehuen Perez e la sua avventura all’Udinese. A un passo dal passaggio al Napoli, il giocatore difensivo argentino ieri è stato fra i migliori sul terreno di gioco nella partita che ha visto la squadra di Cioffi battere 1-0 la Juventus all’Allianz Stadium. “Come ho detto sempre, dal primo giorno che sono a Udine la società mi ha accolto benissimo, come pure team e compagni. Con gli anni ho guadagnato esperienza e mi sento cresciuto molto. L’affermazione con la Juventus? Ci si prepara sempre finalizzato alla vittoria, era a noi noto che non era una partita facile a Torino e era a noi noto di dover soffrire. La squadra è stata molto forte mentalmente e abbiamo fatto un grande risultato. Dobbiamo comprendere che in questa posizione di classifica non dobbiamo sbagliare niente e stare sempre concentrati. Avevamo bisogno di una vittoria come quella con la Juventus ma da domani già dobbiamo pensare alla partita con il Cagliari”, ha riferito nell’intervista concessa a ‘Radio Serie A’.
In seguito in un altro passaggio ha aggiunto: “A Udine mi trovo bene, sin dal primo giorno mi sono sentito benissimo pure con i tifosi. Fuori dal campo sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare a casa. Abito con la mia fidanzata e non esco tanto. Udine è una città piccola e tranquilla. In famiglia siamo molto uniti. Allorchè sono venuto in Europa non è stato facile nei primi anni, mi sono mancati molto. Ora loro vengono qui in Italia ogni due-tre mesi. Per me la mia famiglia è un pilastro importante, è grazie a loro se nella giornata odierna sono in questo modo”.
La scorsa settimana, in conferenza stampa, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva in questo modo commentato la contrattazione: “A il signor punto avevamo ripiegato su Nehuen Perez: io ho fatto un incontro all’Hotel Britannique a Napoli, con Gino Pozzo che è venuto molto cordialmente. Dopo tre ore ho detto a lui che avevo un incontro per la nuova casa del Napoli e sono scappato via, dicendogli che offrivo 18 milioni di euro all inclusive. In seguito mi hanno detto che voleva si pagasse un tot a chi l’aveva cresciuto e all’agente. Ho detto: mi avete rotto i coglioni. Nel frattempo, per due gare, il signor Mazzarri si era messo a tre, rivalutando pure Ostigard. E ho pensato: ma io devo comprare un giocatore che dopo magari quest’estate, se debbo rimodulare la linea difensiva, me lo trovo là. Viceversa se Ostigard, bravissimo ragazzo, lo volevano comprare per 10 milioni, qualche cosa varrà, no?”
Image:Getty
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