Il paradosso sul presente e sul futuro di Dusan Vlahovic è che la Juventus ha con lui sottoscritto un accordo che obbliga i bianconeri a una scelta in estate: effettuare il rinnovo de spalmando l’ingaggio o cederlo. Senza altra possibilità. Questo perché l’intesa prevede che lo stipendio passi da 7,5 a 12 milioni di euro stagionali, netti, proprio nell’ultima stagione dell’intesa, la 2025/2026. E il prossimo anno salirà tuttavia. Cifra che questa Juventus non può permettersi e per tale motivo i negoziati con l’agente Ristic stanno andando avanti da tempo, tuttavia senza fumata bianca.
Le due strade bianconere per il rinnovo
Due le idee bianconere per il rinnovo: un accordo quinquennale da 8 milioni di euro con bonus alla sigilla oppure un accordo più corto, ‘ponte’, fino al 2027, spalmando l’ingaggio e portandolo a 8,5 e non a 12,5. Questo per dar tempo e pure forza eventualmente agli uffici della Continassa di ricevere con maggior sicurezze eventuali interessamenti, inevitabili per un centravanti dalle potenzialità tuttavia non completamente espresse come il ventiquattrenne ex Partizan Belgrado e Fiorentina.
Il possibile addio
In caso contrario sarà addio. In caso contrario, qualora l’agente Darko Ristic e la dirigenza bianconera, nella persona di Cristiano Giuntoli, non dovessero giungere a un accordo, che sia circa lungo, sarà addio. In estate. La Juventus non ha tuttavia definito cifre eventuali, il futuro e il prezzo di Victor Osimhen (130 milioni di euro di clausola rescissoria) sono un parametro che molti in Europa guarderanno, considerato che il domino che scatterà con la separazione di Kylian Mbappé al Paris Saint-Germain per andare al Real Madrid libererà molte caselle. E in molti busseranno alla porta della Juventus per Vlahovic.
Image:Getty
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