“Questa stagione al Napoli ci sta molta confusione in società a differenza dell’anno passato ove tutto era molto lineare. Sono tuttavia i giocatori i principali colpevoli dell’anno deludente. Tutto sommato vanno loro sul terreno di gioco e questa stagione ci sono state pochissime prestazioni all’altezza di un calcio discreto. La colpa maggiore è loro al netto della confusione dirigenziale”. Parola di Bruno Giordano, l’ex bomber azzurro dello storico primo Scudetto 1987 scende sul terreno di gioco per Libero per analizzare l’ennesima rivoluzione del club napoletano.
Come giudica la scelta di Calzona?
“In Italia ha fatto esclusivamente il secondo. Fare il vice rispetto al primo allenatore è molto differente. A nella giornata odierna è un po’ un’incognita. Ci metterà il massimo, per lui è una grande opportunità ma la complicazione sono i giocatori. Sono loro che determinano: se la squadra non gira, diventa dura per chiunque…”.
Può rimanere pure l’anno prossimo o vede Calzona soltanto come un traghettatore?
“Per l’anno prossimo dipende dal tipo di stagione che si vorrebbe avere fare. Con la Champions puoi prendere allenatori di spessore, in alternativa devi programmare un percorso di tre anni per ricostruire. Gli allenatori sono importanti ma contano in maggior misura i programmi della società. Nomi che vedrei bene sulla panchina azzurra? Italiano e Palladino fanno il signor tipo di gioco che può piacere al patron, in maggior misura Italiano fa il 4-3-3 da tanto tempo”.
Ha fatto bene De Laurentiis a mandar via a Mazzarri a poche ore dalla partita col Barça?
“Il trattamento all’uomo Mazzarri non mi è piaciuto affatto. Serviva più rispetto viceversa di tenerlo a bagnomaria domenica e lunedì. Se vuoi esonerarlo ok, ma devi farlo prima. Uno della famiglia come dice il patron di Mazzarri non lo tratti in questo modo, lasciandolo in sospeso a guidare gli allenamenti mentre i dirigenti incontrano altri allenatori. È stata una mancanza di rispetto”.
Image:Getty
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