Come si fa senza Marcus Thuram? Simone Inzaghi, che una soluzione la troverà, spera di dover rispondere a questa domanda per il minor tempo possibile. Nella giornata odierna l’attaccante d’area francese dell’Inter, vittima di un problema muscolare tutto sommato del primo tempo dell’incontro in seguito vinta con l’Atlético Madrid, si sottoporrà a esami strumentali per accertare l’esistenza e l’entità di una lesione. Ad Appiano Gentile si trattiene il respiro.
Quanto starà fuori Thuram. A nella giornata odierna, impossibile dirlo con certezza. Immancabilmente salterà Lecce e Atalanta, non fosse altro che per una classifica tale da consentire la massima cautela possibile, pure ove il responso fosse sorprendente in positivo. La giorno segnata in rosso sul calendario interista è il 13 marzo, giorno dell’incontro di ritorno contro Simeone a Madrid. Adesso, complice una inevitabile dose di scaramanzia, non filtra né ottimismo né pessimismo. Le speranze che si replichi quanto accaduto a ottobre, allorchè Thuram aveva spaventato uscendo dolorante dalla gara col Benfica e in seguito non aveva saltato più di mezzo allenamento, non sono ad ogni modo altissime.
Cosa è l’Inter senza Marcus?. Lo stop di Thuram, che breve o corto ci sarà, sarà in questo senso una novità assoluta per la stagione nerazzurra. Inzaghi lo ha sempre avuto agli ordini e l’ha sempre impiegato, in trenta gare su trentaquattro dall’inizio. In maggior misura: solo in due possibilità – a San Siro col Salisburgo e a Lisbona col Benfica – ha giocato meno di 30 minuti. Cosa sia l’Inter senza di lui, in buona sostanza, non lo sa nessuno. Quanto possa mancare, con la sua capacità di legare il gioco e in seguito strappare, è facile da intuire.
E pensare che era giunto come una scommessa. Non certo accidentalmente: il più bravo di tutti, specie in questo caso, è stato Piero Ausilio, che lo corteggiava da anni e aveva visto in Tikus qualche cosa che nessun altro aveva scorto. Tuttavia, in estate, sembrava: il terzo dell’attacco; la prima alternativa a Lautaro e Arnautovic; un downgrade rispetto a Lukaku; un oggetto misterioso. Bravo Ausilio a immaginare che in questo modo potesse non essere, bravissimo Thuram a smentire purchessia scetticismo. Il resto l’ha fatto Inzaghi, inserendolo nel suo sistema, credendoci pure dopo un’estate da zero gol e tanto brusio. A questo punto dovrà, per poco o per tanto, costruire i suoi risultati senza il francese. Il pensiero va subito ad Arnautovic, decisivo con l’Atletico. Attenzione ma a Sanchez: finora è stato forse la principale delusione della bellissima stagione interista. Potrebbe pertanto essere la sua grande opportunità.
Image:Getty
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