Fra chi nella Fiorentina degli ultimi tempi si sta mostrando più in forma c’è sicuramente Rolando Mandragora. Il suo eurogol all’Atalanta è valso l’affermazione nel primo atto della semifinale di Coppa Italia oltre che il posarsi dei riflettori sul metodista classe 1997 dopo che per una buona parte di questa stagione aveva viceversa faticato a trovare continuità, fra poco spazio concesso e scarsa brillantezza allorchè è stato chiamato in causa. La musica è cambiata da un po’ di tempo, pure prima della perla depositata in rete con bacio al palo, unico modo per vincere contro un Carnesecchi indemoniato.
Lo dicono pure e in maggior misura i numeri: quella attuale è già la miglior stagione nella carriera da professionista di Mandragora a livello realizzativo. Sono 5 i gol trovati dal 26enne di Napoli, ha lasciato il suo segno in ogni competizione: 3 in Serie A, 1 in Conference League e Coppa Italia, l’ultimo all’Atalanta.
Altro aspetto non banale che lo riguarda, è uno dei pochi giocatori di centrocampo nella rosa dal futuro certo e con un accordo duraturo dalla sua. Escludendo Barak, profilo tuttavia più offensivo rispetto al suo, basti pensare ai riscatti lontani di Arthur e Lopez o ai contratti prossimo al termine (pure se ambedue con opzioni/rinnovi automatici) di Duncan e Bonaventura. Quello di Mandragora scade nel 2026 e il calciatore a Firenze sta bene, come testimoniato anche dalle offerte arrivate nei mesi scorsi (a gennaio si è fatto avanti il Besiktas) e rispedite rapidamente al mittente sia dal club che da egli stesso.
Image:Getty
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